Intanto quasi niente di nuovo, il Ministro Profumo non ha fatto altro che tornare ai vecchi meccanismi: ½ di nuove immissioni in ruolo tramite scorrimento delle graduatorie e ½ tramite concorso (le megariforme annunciate dalla Gelmini sono cadute nel dimenticatoio - ricordate tutte le chiacchiere sulla laurea abilitante con posto assicurato?).
Il nuovo concorso però contiene alcune novità, tutte pessime.
Sono esclusi i giovani laureati, il concorso è riservato nei fatti agli abilitati, non è un concorso che permette anche di conseguire una abilitazione all’insegnamento (come alcuni concorsi in passato), serve nei fatti a smazzare chi sta in attesa nelle graduatorie, una contesa tra abilitati in alto e in fondo alle graduatorie.
La prima prova preselettiva (chi non la supera non prosegue), che dovrebbe selezionare i “giovani” aspiranti, non riguarda le materie da insegnare e neanche la didattica: è un bel quizzone (nella migliore tradizione dei rischiatutto TV); un test al computer, composto da 50 quesiti a risposta multipla da svolgere in 50 minuti; 7 domande di informatica, 7 per l'area linguistica, 18 che accerteranno le abilità logiche e 18 la comprensione del testo. Dovranno essere totalizzati 35 punti; le domande saranno estratte da una batterie di 3.500 quiz che saranno resi pubblici almeno tre settimane prima della prova. Chi ha una “bella memoria” potrà imparare in tre settimane tutte le “scemenze” inventate dal ministero. Sì, scemenze, perché è assurdo ed offensivo per dei laureati ed abilitati dover dare prova di intelligenza logica, di comprensione del testo, di rispondere a qualche domandina scelta a caso in informatica e a qualche domandina di inglese. Intanto sulla base di queste “scemenze” sarà fatta una “bella” selezione, perché sarà facile rispondere male a qualche domandina che desta equivoci. La prova con domande sulla disciplina da insegnare si potrà fare solo dopo il superamento del quiz ammazzaspiranti, e dopo la seconda prova arriverà quella finale relativa alla didattica.
La prima prova preselettiva, sotto il profilo giuridico, potrebbe essere impugnata per mancanza di inerenza; essere preselezionati ed esclusi con una prova priva di inerenza potrebbe invalidare la stessa esclusione dalla seconda prova; può darsi che venga fuori qualche ricorso.
Tutto sommato il nuovo concorso può “Profumare” di bruciato.
Tutta la propagandata visione ministeriale sul reclutamento di giovani e bravi laureati non corrisponderà al vero: nei fatti saranno selezionati e di malo modo dei docenti che aspettano da anni, abilitati, vincitori di altri concorsi, con anni di lavoro alle spalle, e già abbastanza stanchi.
Il nuovo concorso sarà una nuova girandola della disperazione, un modo per smazzare e spezzare un precariato creato dallo stesso ministero che da anni non ha effettuato concorsi ed ha falcidiato le cattedre.
26/09/12 francesco zaffuto
Immagine – una lavagna dove sta scritto; ieri più oggi = domani. Tratta da internet
Bah!!! Profumo sembra proprio fuori da ogni schema di intelligenza umana. Ha mai insegnato, per caso???
RispondiEliminaBuona giornata
Insegnato all'università http://it.wikipedia.org/wiki/Francesco_Profumo
EliminaA modo loro sono professori ...
ciao
Io caro Francesco non ricordo quando ho fatto le elementari moltissimi anni fa mi astengo di fare commenti perché sbaglierei sicuramente.
RispondiEliminaSperiamo che si apri una spiraglio per i futuri studenti. buona giornata amico.
Tomaso
senza contare della misura anticostituzionale che vieta ai docenti di ruolo di parteciapre a un concorso pubblico.
RispondiEliminaSpero che vengano sommersi da una valanga di ricorsi
Ennesimo massacro governativo di legittime aspettative!
RispondiEliminaCi risiamo. Ancora e sempre idee ed iniziative che fanno acqua da tutte le parti. Poveri insegnanti e poveri studenti.
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