Ore: 16.08
Gli ultimi dati, quando sono stati trasmessi da parte di 5.057 comuni su 8.092, danno alla Camera l’affluenza al 74,41, -5,62% rispetto alle politiche del 2008. Al Senato siamo al 74,47% (-6,30% rispetto alle politiche del 2008) con i dati di 5.340 comuni su 8.092.
E’ prevedibile che il dato delle astensioni si possa assestare al 25%. Rispetto alla percentuale elevata di astensione che si era registrata nelle regionali del 2010 del 35,78% ; si può dire che la tendenza verso l’astensione si è in qualche modo fermata in favore di un voto di protesta che porta a elevate percentuali di affermazione del Movimento 5 stelle. (f.z.)
immagine - un termometro
Se può consolarti c'è di peggio: da me, in due paesi limitrofi, l'astensione è stata del 40%.
RispondiEliminaMotivatissima, visto che altre manifestazioni di protesta erano stare ignorate bellamente.
Buona parte di questo assenteismo è stato il seguito dell'ultimo tentativo di far capire che i cittadini di questi centri, più che essere insoddisfatti dell'agire del potere centrale regionale, erano letteralmente incazzati: lo avevano fatto restituendo le tessere elettorali quando ancora non si parlava di prossima chiamata al voto.
Bene, sarebbe stato un bel segnale... forte e chiaro.
Ma...
Premesso che l'amministrazione regionale, che sarebbe dovuta essere contestata in modo così eclatante, è di una destra culo e camicia con il silvio nazionale; premesso che alle fiaccolate i due paesi hanno partecipato compatti; premesso che nei bar, ai supermercati e ai mercati settimanali, e per strada e per le case, gli improperi verso questa esimia amministrazione tracimavano più delle inondazioni più inondanti...
Tutto ciò premesso: i voti, quelli esplicitati, a quella destra ufficialmente così aborrita, sono risultati intorno al 40% di quelli contabilmente regolari.
E, poiché non ci sono segnali di brogli, sono quelli che rendono la situazione locale assolutamente incomprensibile e becera.
Tanto da spingere il direttore di una rete televisiva locale, e titolare di un blog indigeno, a definire i suoi concittadini un branco di pecoroni, utili solo alla tosa e al macello.
Così è, caro Francesco, non è necessario che altri ci uccidano, lo sappiamo fare benissimo da soli; magari felici di farlo.
Scusa lo sfogo, ma sono troppo d'accordo con l'editoriale di quel ragazzo per non condividerlo anche qui da te.
Ciao.