VENEZIA - Dodici, o forse tredici grandi navi in transito nella Laguna di Venezia nell'arco di 24 ore. Sarà il weekend più congestionato dell'anno: sui ponti, migliaia di crocieristi faranno ciao ciao , ammirando le pietre storiche della Serenissima, mentre i grattacieli del mare solcano le acque del canale della Giudecca e del bacino di San Marco. Questo passaggio lento nel cuore della città rappresenta, del resto, il valore aggiunto, il business, degli itinerari di viaggio.…..
C'è qualcosa di volgare in questa invadenza pericolosa dentro al cuore di una delicatissima città come Venezia.
RispondiEliminaDove "volgare" si pronuncia "volgave". Come sono volgavi questi bottegai che campano di tuvismo, quando potvebbeveo esseve felici con un bel posto pubblico di lavovatovi della cultuva.
RispondiEliminache bella cosa l'anonimato, luogo dove si può dire qualsiasi cosa passa per la testa.
EliminaLe navi da crociera non sviluppano il turismo di Venezia e neanche i bottegai veneziani possono essere contenti. I croceristi guardano da lontano o fanno una puntata breve e non consumano neanche una pizzetta perché sono già sazi. Le navi da crociera fanno aumentare i profitti agli armatori e non danno impulso al turismo. I guai che possono provocare gravi in termini di inquinamento e successivo danno per il turismo futuro (in ogni caso vedi Concordia 600 milioni per raddrizzarla).
Beata ingenuità.
EliminaCome se all'isola del Giglio non facesse comodo che le navi passassero vicino in modo da promuoverla come attrazione turistica. Come se il "mandante" di Schettino fosse la Compagnia priva di scrupoli e nessun altro fosse a conoscenza dei passaggi ravvicinati, che erano d'abitudine. Nessuno al Giglio, nessuno alla guardia costiera, eccetera. Sono tutti verginelle.
Idem per Venezia, tutto quello che vi succede, dalle navi da crociera troppo vicine ai motoscafi e ai vaporetti che causano moto ondoso e quindi erosione delle rive e delle fondazioni, dipende dal fatto che necesse creare il maggiore movimento possibile, non solo in termini di persone ma anche di "show", di "evento", su cui poi tutta l'industria del turismo fa soldi, chi più chi meno.
Senza considerare che i turisti che vengono a Venezia fanno pipi e pupu, devono essere alloggiati, si spostano su e giù e tutto questo causa inquinamento e usura, a prescindere se arrivano con la nave o con l'autobus.
Chiudo dicendo che se dovessimo seguire questa logica allora bisognerebbe calcolare quanto costa in termini energetici spostare una persona di 70kg dall'Italia al Messico (ad esempio), quando la stessa persona potrebbe andare in ferie in una località a 10km da casa sua o meglio ancora, ai giardinetti.
Forse sono stato criptico: Venezia vista con gli occhi dello "pseudo-intellettuale-moralista", è un museo. Quindi dovrebbero dovrebbero entrare le comitive in condizioni controllate come all'Ultima Cena di Leonardo e i Veneziani dovrebbero tutti lavorare come custodi alle dipendenze dello Stato.
EliminaMa siccome questa visione esiste solo nella fantasia, bisogna venire a patti con la realtà. E ci sono due dati, il primo è che lo Stato a forza di garantire "diritti" è con le pezze al sedere, quindi ogni anno si rischia di non pagare stipendi e pensioni. L'altro dato è che l'Italia è un paese povero di risorse e sovrappopolato, il risultato è che gli Italiani sono tradizionalmente portati ad "arrangiarsi", che significa tirare fuori il massimo da ogni situazione a prescindere dalle conseguenze. Tutto quello che non è imbullonato per terra si può portare via e se devi liberarti di scorie tossiche le scarichi nel gabinetto.
Io mi aspetterei un po' di realismo.
per realismo occorre che le grandi navi debbono rispettare una distanza di prudenza, tutto qua. Si può fare e va fatto con urgenza.
EliminaUna vera incoscienza.
RispondiEliminaCristiana
ma non s'era detto che avrebbero vietato questi passaggi?
RispondiEliminaoppure si aspetta qualche danno per poi intervenire?