Vediamo cosa ha detto Maroni
"Napolitano fa politica, e la nomina dei quattro senatori a vita, che sono una vergogna italiana, lo testimonia",
Vediamo cosa dice la Costituzione
Art. 59.
È senatore di diritto e a vita, salvo rinunzia, chi è stato Presidente della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.
La storia dell’applicazione di questo articolo si può trovare su
Il Presidente Napolitano non ha fatto altro che usare le sue prerogative costituzionali; un senatore a vita lo aveva nominato (Mario Monti) e ne poteva nominare altri quattro, restando il Parlamento con un complessivo numero di 5 senatori nominati. Ha scelto persone che godono della sua stima e che godono stima nel campo artistico e scientifico.
E allora cosa vuole Maroni?
Se vuole cambiare la Costituzione, si accomodi. Esiste una procedura per modificarla e da politico può provarci, ma eviti di usare la parola “vergogna” quando si usa legittimamente un articolo della Costituzione.
L’articolo 59 nei fatti determina in Senato l’esistenza di un numero di membri non eletti. Quando si varò la Costituzione si volle dare alla Presidenza della Repubblica un potere simile a quello reale; e nei fatti in un Parlamento con due Camere con uguali poteri ciò può anche alterare un risultato elettorale risicato. Ma per evitare i risultati elettorali risicati si provvede con una buona legge elettorale e lo stesso potere del Senato è modificabile con legge costituzionale. Basterebbe anche una semplice modifica che dica in poche parole “la fiducia al Governo viene data solo con voto della Camera dei deputati”.
03/09/13 franceco zaffuto
Immagine – 5 senatori romani dal film Cleopatra http://www.cinekolossal.com/1/cleopatra/foto/
A rigore ne può nominare un'altro visto che l'articolo parla del Presidente della Repubblica ma non è errato pensare che Napolitano è al secondo mandato e che questo da luogo alla nomina di 5 senatori.
RispondiEliminadiciamo che la prassi di non superare i 5 complessivamente in carica è una buona prassi, anche se fu superata come si può vedere dal link allegato di Wikpedia (ben dettagliato). I padri costituzionalisti non furono chiari nel determinare l'ammontare massimo. ciao
EliminaSmaronix è incazzato perché il Napo non ha nominato lui. Eccheccazzo! Un tale benefattore della repubblica viene completamente ignorato in favore di due miseri scienziati, un volgare musicista e un patetico architetto! Ma che senso ha?
RispondiEliminaScienza, arte, musica: mi si è allargato il cuore!
RispondiEliminaCari saluti
Nou
Non ho molta simpatia per nessuno dei quattro.Pero' al confronto l'enorme l'antipatia che ho nei confronti di quell'omunculo in cravatta verde, spazza via ogni riserva.
RispondiEliminaNon mi è piaciuta molto la manovra, pur lecita, di Napolitano: un adeguarsi allo stile di Burlusconi, potrebbe quasi passare per una debolezza...
Si, ormai vado a simpatie e antipatie: mi sembra un buon criterio,quasi una scelta obbligata.
Caro Francesco,
RispondiEliminala costituzione non prevede l'obbligatorietà delle nomine, ne fissa una soglia massima, ma poi il presidente di turno può a sua discrezione nominarne quante vuole.
Ciò significa che dissentire sulle nomine non implica accusare il presidente di violare la costituzione. Egli ha usato un potere che aveva, questo è un fatto assodato, e quindi la discussione riguarda esclusivamente l'opportunità delle nomine.
Ti dirò quindi che anche io ritengo inopportuna la scelta di procedere a un'unica massiccia infornata di quattro nuove nomine, mi sarebbe sembrato più appropriato almeno cadenzarle nel tempo.
Soprattutto, trovo stravagante la giustificazione data, la necessità di rimpiazzare i posti resisi vacanti. Ebbene, questa necessità non esiste, niente vieta che i posti di senatori a vita rimangano vacanti anche per sempre, la costituzione non impone in alcun modo al presidente di nominarli e nominarne il massimo consentito.
Questa motivazione appare come uno dei tanti scivolamenti nell'interpretazione e nell'applicazione della costituzione da parte di Napolitano, e come tale ritengo che sia stato un gesto inopportuno nella sostanza e sbagliato nella forma.