Stabilità è una di quelle parole ritornanti e magiche su cui continuiamo a sbattere la nostra limitata intelligenza. Oggi il governo Letta va alle Camere per chiedere la fiducia in nome della Stabilità: perché se non c’è la Stabilità non si possono fare le cose e se manca la Stabilità i mercati ci possono penalizzare e senza Stabilità rischiamo la catastrofe.
In nome sempre della Stabilità si desiderano riforme costituzionali che possano assicurare questa agognata Stabilità: Renzi propone una riforma dove se vince uno comanda uno; Berlusconi è una vita che propone la stessa ipotesi di presidenzialismo. In Italia su presidenzialismo e semipresidenzialismo i giornalisti hanno consumato fiumi di inchiostro.
Ebbene, vediamo un esempio di grande Stabilità istituzionale.
E’ innegabile che gli USA sono un esempio di Stabilità con un presidenzialismo elettivo; attorno alle elezioni presidenziali si sviluppano speranze ed attese di riforme accompagnate da una retorica a tutto volume; il presidente USA mette su un governo con i suoi ministri, nessuno lo può mettere in crisi e governa giusto quattro anni fino alle successive elezioni. Più stabile di così?!
Ebbene, ieri in USA il presidente Obama si e trovato nelle condizioni di dover , contro la sua volontà, lasciare a casa senza paga 800 mila impiegati dello Stato federale perché il Congresso non gli ha approvato il Bilancio, hanno trovato anche una parola in USA per descrivere il fenomeno 'shutdown' (che potrebbe tradursi in italiano con “stare il c. sedere per terra). Questo braccio di ferro con il Congresso dura già da diversi anni: da una parte in USA c’è Obama che vuole varare una riforma sanitaria allargata che possa coprire anche gli strati più poveri della popolazione e dall’altra parte una componente repubblicana che non vuole sentire parlare di questa riforma. Il potere stabile di Obama quindi è molto limitato, quasi quanto quello di Letta che oggi con le ossa rotte si presenta alle Camere. La differenza sostanziale sta nella Stabilità: Obama non può essere mandato a casa dal Congresso e durerà in carica per tutto il suo mandato presidenziale, ma chissà se riuscirà a portare in porto la sua riforma sanitaria.
Quando in Italia si parla di riforme istituzionali dicendo che ci può salvare dalla instabilità il presidenzialismo dobbiamo fare qualche riflessione in più: diciamo che può bastare una legge elettorale che possa assicurare la maggioranza di governo, ma riguardo al FARE LE COSE occorre un minimo di unità di intenti e della buona volontà. Negli USA in questo momento ci sono tanti ricchi americani che non vogliono pagare nulla per l’assistenza sanitaria dei più poveri; e se in Italia ci sono tanti ricchi che preferiscono che la grande massa delle imposte sia pagata dai lavoratori, la stabilità non è una cura sufficiente.
02/10/2013 francesco zaffuto
Immagine – bandiera USA
Caro Francesco, credo proprio che siamo all'ultimo atto della commedia.
RispondiEliminaTomaso
caro Tomaso, la commedia si trasforma in farsa e continua ... ciao
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