ELEZIONI
– accidenti a me
Qualche riflessione personale di un indeciso
QUELLO CHE HO VISTO E SENTITO
Ho
visto e sentito tanti amici da tempo ben schierati e in campo. Io dal basso
della mia incertezza tremo e temo per le loro certezze; conservo gelosamente
qualche dubbio fino all’ultimo giorno e continuo a pensare.
¿ Ma per quale accidenti dovrei votare Berlusconi+Lega+Meloni?
Ricordo bene il Berlusconi con qualche ruga in meno e il suo disamore per le
tasse. La Lega e le battute sui meridionali che sono diventate battute sugli
stranieri. Gli amori antichi della Meloni per un’antica storia chiusa nel 1945.
Ora questi magnifici tre raggranellano una quarta gamba di magnifici democristiani e insieme mi propongono
di pagare la stessa percentuale di tasse di Berlusconi. Ma se io già pago il
23% i conti non tornano. In pratica mi si chiede di votare per diminuire le
tasse ai ricchi, in modo che i ricchi diventando più ricchi diventano più buoni
e finalmente possano diventare meno evasori e più investitori e capaci di dare
pane e lavoro. Azzo!!!! So di certo che se qualcuno paga meno tasse, in qualche
modo si dovrà tagliare sulle spese più grosse, magari sulla sanità e la scuola.
QUESTE QUATTRO GAMBE SICURAMENTE NON LE VOTO.
QUELLO
CHE MI DICE IL PASSATO PROSSIMO
Il nostro
passato prossimo è Renzi. In quanto a coraggio e testardaggine ne ha avuto da
vendere. Ma come ha usato queste due
qualità: il suo metodo di governo è
stato tutto a colpi di fiducia; ha
massacrato nella sua lungimiranza personale
il suo partito; ed ha tentato di far approvare al paese una
megariforma istituzionale evitando le
necessarie mediazioni politiche. Doveva concentrare tutta l’energie economiche
del paese, che cominciavano ad emergere, su diminuzione degli oneri sul lavoro
in forma stabile per fare aumentare l’occupazione, e sostenere tutti i
disoccupati involontari; invece ha dissipato la poca ricchezza nazionale in
bonus vari. Vedo che ancora tanti
continuano stranamente ad amarlo, e tanti per antica fede voteranno ancora PD.
Io non avendo fedi e neanche strani amori non lo voterò.
QUELLO
CHE MI DICONO LE STELLE
Ricordo
ancora l’affanno di Bersani nel 2013; la Storia che poteva andare in un modo e
che invece andò in altro modo; quella purezza pentastellata che impedì anche
l’ipotesi di una fiducia tecnica su un paio di punti di programma; quel rinvio
di cinque anni di un problema come il reddito di cittadinanza invece di provare
a legare un governo Bersani a qualche ipotesi concreta di aiuto a tutti i
disoccupati.
¿In
questi cinque anni d’attesa quanti italiani sono emigrati o sono vissuti in
disperate condizioni economiche? E fu fatta la scelta facile del consolidamento
delle 5 stelle. Ma ogni povero cittadino è una stella.
Ricordo come avete affrontato il dissenso nel
caso Pizzarotti, e quella vostra strana fiducia in una democrazia invisibile e
disincarnata che opera in internet.
Sento oggi
che vi preparate a governare da soli e siete disposti a raccogliere
l’adesione di altre forze politiche senza alcuna mediazione sui vostri programmi
e senza patteggiare su ministri. Volete
fare politica senza operare quella mediazione che è l’arte della politica; e
ciò di conseguenza porterà a regalare
l’Italia ai Berlusconi, Renzi e
Salvini.
Per
queste considerazioni mi riesce difficile votare 5stelle. Ma mi preme di dire a
tutti coloro che in questa campagna elettorale attaccano in modo spudorato i
5stelle: abbiate cura per questo movimento, l’Italia è addirittura fortunata ad
averlo nel suo panorama politico, non spingete verso la destra più retriva chi
vota 5stelle.
QUELLO
CHE MI DICE Il VECCHIO PROFESSORE
Prodi.
Sì, proprio lui! E mi ricorda che se voglio votare per un centro-sinistra debbo
votare per il PD o per liste già alleate con il PD. Altrimenti il mio voto è un
voto di fatto di destra oppure populista. Ma se la parola centro è
comprensibile sulla bocca di Prodi, quella che non si comprende è la parola
sinistra. ¿Non è stato lei Professore che ha
sdoganato in questo paese il liberismo più esacerbato: dismettendo grandi enti
statali e consegnandoli per pochi spiccioli ai privati? Mentre il vecchio
centro-sinistra democristiano fu artefice della grande riforma sanitaria; il
suo centro-sinistra è stato l’artefice della privatizzazione dei beni dello
Stato. Ben mi guarderò dal seguire il suo consiglio.
QUELLO
CHE MI DICE LA BONINO
Intanto
voglio dire in premessa che per la Bonino ho una grande stima, ho appoggiato
tante delle sue campagne per i diritti civili e continuerò a farlo. Vorrei solo
ricordare ad Emma Bonino che un uomo ha bisogno, oltre ai diritti civili, di
mangiare, di una casa dove ripararsi dal
freddo, di un lavoro o quantomeno un
sostegno nei periodi disoccupazione. E
ciò non è un altro problema ma il problema.
Se questo problema la Bonino
l’affida interamente a Renzi, per le premesse già assaggiate rischia di
aggravarsi. Quindi cara Emma auguri per
la tua lista ma io non posso votarti.
QUELLO
CHE MI DICONO I CESPUGLI DELLA SINISTRA
Per
diventare Liberi e Uguali ce ne avete messo di tempo! Avete per anni appoggiato
le stupidate di Renzi fino a quasi soffocare voi stessi. Certo non è mai troppo
tardi, e apprezzo la speranza di questo Vostro risveglio. ¿ Ma
come è possibile che i LeU, pur
raccogliendo Possibile, non siano
riusciti a raccogliere i Cremaschi? ¿Ma come
è possibile che esistono altri cespugli come quello di Rizzo ed quello di
Ingroia? ¿ Ma
come è possibile che nel ristretto panorama di voto della sinistra, possano
esistere ben 4 liste?
Con
questa abbondanza di liste poi viene fuori la tentazione del cosiddetto voto
utile ai 5Stelle, almeno quel gruppo numeroso pare avere qualche premessa forte
per dare una spallata al Sistema. Non mi è mai piaciuto il cosiddetto voto
utile ma è comprensibile la scelta che faranno in tanti.
QUELLO
CHE MI DICONO GLI ASSENTI
Quelli che non andranno a
votare li capisco. Eccome se li capisco!
Forse fino all’ultimo corro il rischio di diventare come loro.
L’astensione è un problema di maldistomaco ed anche una sfiducia nella
democrazia superdelegata; ma purtroppo
esiste anche un’area di astensione che si richiama alla strafottenza; come
purtroppo esistono quei tanti che votano solo per un appena sentito dire
riflettendoci ben poco, e non sono tanto meno dannosi degli astenuti.
Il voto deve essere un
atto ben consapevole e non un atto distratto, finiamola con panegirico del:
votate comunque.
Riguardo a me, resto
indeciso fino all’ultimo, però al momento direi sicuramente: No al Gruppo Destri di Berlusconi e No al
Gruppo Centri Sinistri di Renzi. Per il resto lasciamoci prendere dalla fantasia dell'Utopia e dai
Nostri desideri e speranze.
In ogni caso buon 4 marzo
a tutti i votanti e non votanti. E dal 5 marzo le chiacchiere cambieranno un
po’.
Francesco
Zaffuto
Immagine
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