mercoledì 5 dicembre 2012

le voci di twitter


ringrazio Franco Portinari che mi ha concesso di ospitare questa sua super vignetta http://www.portoscomic.com/
aggiungo qualche considerazione su

le voci di twitter

La notizia che il Papa è su twitter ha fatto il giro del mondo, e già ha conquistato 500 mila follower (persone disposte a condividere i suoi messaggi). Con i suoi 140 caratteri sua Santità potrà discettare su inferno, paradiso e purgatorio; in realtà sarà qualche segretario che baderà al traffico di comunicazione che si creerà su twitter, ma i cosiddetti follower saranno contenti lo stesso. L’ipse dixit è perfettamente accontentato http://it.wikipedia.org/wiki/Ipse_dixit (ma forse Aristotele si sarebbe tenuto a distanza da tale strumento).
 Twitter è stato scelto come strumento di comunicazione da tutti i politici e da tutti i personaggi famosi, e si sta velocemente trasformando nella tribuna  dei “grandi uomini”.
 I follower si illudono di poter comunicare con grandi politici e grandi personalità e corrono ad inserirsi nel grande calderone dei follower seguitori; ma se guardano bene possono accorgersi che non sono following (cioè non sono seguiti a loro volta), la loro comunicazione è nella stragrande maggioranza dei casi illusoria, sono solo fans.
  Mentre nel caso di facebook  il meccanismo prevede una qualche reciprocità di “amicizia”, nel caso di twitter si tratta di una specie di cordone avvolgente attorno ai personaggi famosi. La “verità” che i personaggi famosi diffondono  è abbastanza leggera e consiste in messaggi di 140 caratteri, ma se ne possono diffondere tante di queste pillole di verità e tutte rapidamente ingoiate dai follower che seguono.
 In fin dei conti twitter sta nel solco delle domandine televisive fatte agli uomini politici, del tipo: “Mi dica in un minuto come affronterebbe il problema della disoccupazione in Italia”. E il politico ben si guarda di mandare il giornalista al diavolo dicendo “che è impossibile rispondere a quella domanda in un minuto”; ci prova, dice la sua fregnaccia tanto il problema più importante è esserci per un minuto con il suo faccione e le sue portentose idee. Con twitter non c’è pericolo di fare brutta figura con il faccione, ci stanno le “tue idee”, limpide,  veritiere, e brevissime.
 Ipse dixit, l’ha detta lui, e il giorno dopo ne dice un’altra e poi un’altra, e via …
05/12/12 francesco zaffuto

 Immagine – descrivo brevemente la vignetta per i disabili visivi che seguono questo blog.  Con la sua matita straordinaria Portinari descrive il papa che si toglie il cappello in cinque fotogrammi,  recitando i numeri in tedesco,  con il sesto fotogramma tira fuori dal cappello il simbolo dell’uccellino azzurro di twitter dicendo: Gott Twitt Uns

Informazione scrupolosa - come si arriva al Papa Twitter tramite: @pontifex_it per l'Italia, @pontifex_es per la lingua spagnola e così via in portoghese, tedesco, polacco, francese e anche arabo ecc … Ma occhio,  se si sbaglia a scrivere ci stanno anche tanti altri account falsi,  è l’incidente che i grandi debbono pur sopportare …

8 commenti:

  1. mah, twitter, fb, saranno pure utili per diffondere velocemente notizie ma certamente non sono strumenti di pensiero...quindi vanno benissimo per i politici e per il papa!

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  2. motivo di più per stare alla larga da Cippicippi... evviva i blog e i blogger!! :)

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  3. Ciao Francesco, notevole questa tua riflessione, in particolare il paragone fra la ormai tipica domanda da un milione di dollari, cui rispondere in un minuto e il tempo/tweet...perfetta! Domande apparenti, risposte apparenti, strumenti di comunicazione apparenti. E poi per fortuna articoli come questo, che non solo fanno riflettere, ma ricordano di riflettere. Sempre.
    Grazie.

    Grazie di cuore per il post... per la tua generosità davvero immeritata. Un abbraccio, red

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  4. Che miserie. Questa folla, intendo, che corre nella illusoria convinzione di acquistare importanza finendo nel gregge del pastore (di anime).

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  5. Secondo me su Twitter la maggior parte degli utenti sono scafati. Ci sono, poi, tanti goliardi. A questo punto mi verrebbe da dire: povero Ratzinger! :))))

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  6. Il rapporto che regola il mondo è sempre lo stesso (sia che si chiami Twitter, Tumblr, Blogger, Facebook, WP, oppure Lavoro, Scuola, Religione, ... perché in ognuno di questi ambiti scatta la dipendenza, lusinga, adulazione, condivisione, ruffianeria, corteggiamento, leccaculismo, innamoramento, comunione di intenti, apparenza, sudditanza involontaria, affiliazione, ... chiamiamolo come ci garba di più) c'è chi è leader e chi follower!

    Vignetta stupenda :)

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