Il presidente Napolitano oggi 20 dicembre ha dedicato ai giovani che hanno manifestato il 14 dicembre delle misurate parole.
"E' necessario e urgente cercare, e aprire, nuovi canali di comunicazione con le nuove generazioni. Invitando al tempo stesso i giovani che esercitano il diritto di riunirsi, manifestare, protestare, a stare in guardia, a tenere fermamente le distanze da gruppi portatori di una intollerabile illegalità e violenza distruttiva, foriera di sconfitta per le forze giovanili e di un drammatico danno per la democrazia".
"E' necessario e urgente cercare, e aprire, nuovi canali di comunicazione con le nuove generazioni. Invitando al tempo stesso i giovani che esercitano il diritto di riunirsi, manifestare, protestare, a stare in guardia, a tenere fermamente le distanze da gruppi portatori di una intollerabile illegalità e violenza distruttiva, foriera di sconfitta per le forze giovanili e di un drammatico danno per la democrazia".
L’esponente politico Gasparri ha usato le parole come pietre:
“Voglio fare un appello: genitori, dite ai vostri figli di stare a casa. Quelle manifestazioni sono frequentate da potenziali assassini. Vanno evitate”.
Riceve subito una risposta da Di Pietro
"L'unico vero potenziale assassino é Gasparri: è un assassino della democrazia"
La giornata del 14 dicembre è da ricordare come una delle più critiche dei 150 anni della Storia d’Italia:
- un Governo nato con un’ampia maggioranza parlamentare si spacca, entra in crisi con la sua stessa maggioranza e viene salvato da tre deputati dell’opposizione che si sono convertiti nel giro di una notte;
- una giornata di lotta esasperata e disperata nelle strade di Roma.
Il fuoco delle macchine bruciate, trasmesso ininterrottamente in tutti i servizi televisivi, ha ridato fiato a un governo cadaverico; ma quello che è accaduto a Roma il 14 dicembre non è il frutto di pochi facinorosi, c’è una disperazione che aleggia per tutto il paese da anni. Non ci si può augurare atti di violenza perché possono generare sofferenze e tragedie, ma ogni evento disperato a cui non si è data risposta si accumula nell’animo: dagli operai sui tetti delle fabbriche agli immigrati sulla gru, dalla grandi masse di giovani precari ai giovani che ancora studiano senza alcuna prospettiva, dai terremotati ai disoccupati.... C’era da meravigliarsi che non fosse accaduto niente fino ad oggi.
21/12/10 francesco zaffuto
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immagine selciato di Roma con sanpietrini
Mi auguro che mercoledì a Roma venga mezza Italia a manifestare con gli studenti, senza atti di violenza, una presenza schiacciante, non manipolata da nessun burattino politicante, una presenza silenziosa che parli più di ogni altra cosa, una presenza che non tollera più prevaricazioni, bugie, peculati, ingiustizie.....e lo auguro a tutto il mondo
RispondiEliminami associo al tuo augurio che è anche la mia speranza
RispondiEliminaChi è nato fascista, ed ha il fascismo nel sangue, può cambiare la casacca, ma fascista rimane.
RispondiEliminaSe è vero che l'abito non fa il monaco, e non lo fa, uno sulla camicia nera può mettere una talare azzurra a coprire il nero infame, ma prima o poi il nerume trasuda, macchiando una politica già sporca di suo.
Penso a domani ed ho i brividi, già da ora.