mercoledì 26 giugno 2013

Brasile: in crisi panem et circenses

« ...duas tantum res anxius optat panem et circenses »
« ...[il popolo] due sole cose ansiosamente desidera pane e i giochi circensi »

Così  Giovenale descriveva il popolo romano. Imperatori e governi “democratici” hanno tenuto questa massima come possibile strumento di governo del popolo: pane quanto basta, anche se non sufficiente a liberarsi dalla miseria,  e poi giochi, tifo e sport agonistico. Nella nostra epoca moderna il calcio ha ben sostituito i giochi del  Colosseo;  i nuovi gladiatori non rischiano la vita anzi sono dei piccoli miliardari da imitare; il popolo nei megastadi deve sognare e dimenticare.
 Ma la rivolta in Brasile ci dice che il popolo può anche volersi  liberare dall’inganno dei giochi, è sceso in piazza contro gli sprechi di miliardi per la costruzione di nuovi stadi e contro i super pagati gladiatori. Il popolo ha chiesto i diversi aspetti del pane: ,  i trasporti pubblici a prezzi accessibili a tutti,  la tutela della salute, la scuola, la casa e anche un po’ di companatico di buona qualità.
Il popolo del Brasile ha fatto un bel goal contro l’inganno.

l’opinione della Fifa
immagine – bandiera del brasile durante le recenti manifestazioni  ritaglio fotografico  da La Stampa


2 commenti:

  1. Una reazione popolare infine, seria, intelligente e coraggiosa. Aggiungo poi inaspettata, se si pensa all'immagine del Brasile generalmente interiorizzata.
    Sarebbe bello che anche in Italia si riuscisse a riscattarsi.

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  2. Crollata anche l'immagine di un Brasile ufficiale progressista!

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