mercoledì 9 aprile 2014

Il miniSenato non renziano

Nel precedente post SPQR o miniSenato  si erano evidenziate le contraddizioni della proposta di modifica del Senato fatta dal Governo Renzi.   Al momento le proposte di modifica del Senato sono diventate due, è arrivata quella di alcuni senatori (capeggiati dal senatore Chiti) con un diverso disegno di legge costituzionale.
Considerata la poca pubblicità data a questo disegno di legge, ecco qui un link che rimanda al testo integrale di questa proposta.
Dal punto di vista del risparmio si ipotizza un risparmio maggiore rispetto alla proposta del Governo Renzi,  perché si prevede il dimezzamento del numero dei senatori e anche di quello dei deputati.
Per quanto riguarda la fiducia al Governo e per le leggi di bilancio si lascia l’esclusiva competenza alla Camera dei deputati correggendo il bicameralismo perfetto.
Il Senato resterebbe elettivo su base regionale con soli 106 senatori e verrebbe a mantenere quasi le stesse prerogative previste dalla proposta del Governo Renzi; ma con la proposta Chiti si eviterebbe la commistione tra organi amministrativi ed organi legislativi.
 Il miniSenato non renziano è quasi meno contraddittorio di quello renziano;  ma toglie peso  alla primogenitura dell’astro nascente, che è riuscito a fare un patto con l’astro calante generando una delle peggiori leggi elettorali .

09/04/14 francesco zaffuto

2 commenti:

  1. Chiara e semplice la tua spiegazione (grazie), sconsolante il veder mettere mano a cose delicate da persona non eletta e che se la fa con altre che non mi piacciono.

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  2. Per il momento anche a me piacciono veramente poco il nuovo governo e le sue proposte.

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