Un po’ meglio del porcellum perché
con premio di maggioranza e l’istituto del ballottaggio, si accresce la
stabilità dei governi (stabilità che verrà potenziata anche per effetto della
riforma del Senato che assegna l’istituto della fiducia al Governo ad una sola
Camera); un po’ meglio della prima
versione dell’Italicum perché è stata
riconosciuta un minimo di rappresentatività ai piccoli partiti portando la
soglia di sbarramento al 3%, e i seggi
in Parlamento che riconoscono questa rappresentatività non andranno ad incidere
negativamente sulla stabilità perché il premio di maggioranza viene dato alla
singola lista e non alla coalizione. Si delinea, però, un grande potere al segretario del partito vincente, che quasi certamente sarà anche capo del
Governo, oltre a guadagnare il premio di maggioranza alla propria lista potrà
portare un nutrito staff di capilista eletti senza preferenze. Parte della
democrazia (e la democrazia è un istituto con carattere pubblico) si
trasferisce sui partiti che sceglieranno i loro capilista (ed i partiti sono
istituti di carattere privato). Il capo
del potere esecutivo avrà un peso
notevole sul potere legislativo, il Presidente del consiglio avrà un potere
superiore a quello del Presidente in USA, e se eserciterà il suo potere a colpi
di votazioni di fiducia il potere legislativo e quello esecutivo finiranno col
coincidere. La democrazia moderna, nata dal pensiero illuminista, ci basava sulla equidistanza dei tre
poteri: legislativo, esecutivo e
giudiziario.
28/01/2015
francesco zaffuto
Al
link indicato i dettagli della legge elettorale licenziata in
Senato il 27 gennaio 2015
Nessun commento:
Posta un commento