Calogero Di Giuseppe, del blog La Discussione, mi segnala di
dare peso a un fatto che la stampa ha relegato a notizia di secondo piano
"Una trentina di pescherecci con gli equipaggi si sono ritrovati al
molo pescatori di Golfo Aranci all’alba con uno striscione bianco e
la scritta “No mare di Sardegna alla Francia”.
Avere dei dubbi, se al mattino con la tua barca sei sul mare
d’Italia o di Francia, è inquietante per chi campa di pesca.
Ancora più inquietante se nessuno ha informato i pescatori
dei possibili cambiamenti, se la Regione Sardegna dice di non sapere niente, e
se il Parlamento è ancora all’oscuro.
Recentemente sappiamo
che sono piovute alcune interrogazioni parlamentari ma il tutto pare restare nel
vago.
Allora, il Governo risponda: c’è o non c’è un nuovo accodo sui
confini di Mare e quali ripercussioni hanno sui pescatori?
Allora, la stampa e le TV smettessero di considerare questo
fatto come notizia di secondo piano. (f.z.)
Immagine dallo stesso articolo citato di Repubblica
Commento da google+
10:33
Speriamo
che la notizia venga ridimensionata o, per lo meno, resa pubblica. La Sardegna
è un'isola ed un'isola ha degli abitanti che vivono di pesca visto che il
mare la circondano tutta. E allora che qualcuno spieghi, nei tempi e nei modi
DOVUTI, che significato può avere uno striscione che parla di mare
italiano o di mare francese. Se non è vero niente, si smetta di GIOCARE con la
vita degli altri perchè un pescatore vive di mare e col mare e, se un mattino
di botto qualcuno gli dice che il SUO mare non è più suo ma francese, per
favore lo si faccia saper ai diretti interessati nonchè a tutti gli ITALIANI
che cavolo si stia facendo sulla pelle degli altri e di tutti noi. Usiamo in
modo GIUSTO la televisione. Esiste una rete di SERVIZIO PUBBLICO. Usatela. Ma,
soprattutto date le notizie giuste, perchè la SARDEGNA e l'ITALIA sono stanche,
molto.
Caro Francesco... grazie a te e a coloro che amano la gente umile e che ancora si possono chiamare "uomini"e non quaqquaraquà.
RispondiEliminaCaro Francesco... grazie a te e a coloro che amano la gente umile e che ancora si possono chiamare "uomini"e non quaqquaraquà.
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