lunedì 19 dicembre 2016

Il governo della scuola per ministro e insegnanti

Sulla ministra della pubblica istruzione giorni fa
ci sembra anche opportuno riportare una lettera di un docente
pubblicata recentemente su Orizzonte scuola,
lettera che non fa una grinza.


Non voglio dilungarmi sulla nuova ministra e sui problemi che si sono riversati sul mondo della scuola.
E’ lapalissiano che se la ministra resta attaccata al suo mandato grazie all’esperienza acquisita negli anni lavoro, i docenti, tra l’altro abilitati alla loro professione secondo leggi statali, devono entrare di ruolo senza doversi sottoporre a concorsi farlocchi ed del tutto non veritieri grazie all’esperienza acquisita negli anni di lavoro.  Un minimo di coerenza e’ dovuta……
M.g. Galimberti

Ci sta da considerare che attualmente abbiamo docenti con: titolo di studio + abilitazione conseguita secondo le leggi + diversi anni di buon insegnamento; che rischiano, per la scomparsa delle graduatorie, di non lavorare più, e che saranno costretti a ripetere diversi concorsi prima di avere una definitiva collocazione; e poi dipenderanno (anche dopo l’assunzione) dalla facoltà discrezionale di un preside per avere una cattedra.

Questo è il Governo della “buona scuola” per gli insegnanti.

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