ATTREZZIAMOCI PER I REFERENDUM SU ACQUA E NUCLEARE
Dopo la raccolta berlusconiana dei “transfughi responsabili” pare scongiurata l’ipotesi di elezioni politiche nel breve periodo, di conseguenza la data dei referendum su acqua e nucleare si avvicina, attrezziamoci per dare un contributo al dibattito.
Inserisco qui di seguito un articolo che mi è pervenuto via mail di Alfiero Grandi sulla necessità di tenere ben collegate la campagna sull’acqua e quella sul nucleare (l’articolo era stato inserito sull’Unità in gennaio). (f. z.)
Nella prossima primavera se non ci saranno le politiche si voterà per 4 referendum abrogativi. Le poste in gioco saranno acqua bene pubblico e NO alla reintroduzione del nucleare in Italia.
I referendum per l’acqua bene pubblico promossi da un Comitato ampio e rappresentativo hanno il sostegno di un milione e quattrocentomila firme. Un ottimo viatico ma ora occorre arrivare a oltre 24 milioni di elettori, dopo 20 anni di referendum senza quorum.
Il referendum sul nucleare vuole abrogare la legge fatta approvare dal Governo con voto di fiducia nel 2009 e che ribalta l’esito dei referendum del 1987.
La lobby nucleare italiane e internazionale in combutta con il Governo Berlusconi punta a precipitare l’Italia in un’avventura costosissima, pericolosa per le persone e per l’ambiente.
IdV ha promosso il referendum abrogativo in modo discutibile. L’errore più serio è avere pensato di affrontare questa prova impegnativa senza coinvolgere tutte le energie ambientaliste, sociali e politiche.
Ora il referendum c’è e tutti debbono rendersi disponibili a unire le energie per bloccare l’avventura nucleare in Italia.
I referendum per l’acqua e contro il nucleare sono oggettivamente alleati e non ci si può attardare in polemiche.
Del resto la lobby nucleare impegna mezzi finanziari ed economici senza precedenti come dimostrano i suoi costosi spot in televisione e sulla stampa. Gli organi di controllo debbono imporre la par condicio elettorale.
Occorre far sapere che
-investire nel nucleare è costosissimo, avrebbe un limite temporale simile al petrolio ed è incompatibile con lo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili, come ha confermato il documento di 200 imprenditori, prima firma Pistorio. Non a caso Enel ha venduto parte delle rinnovabili per ridurre i debiti e potersi così buttare nell’avventura nucleare, a conferma che i soldi per fare tutto non ci sono.
-il nucleare è pericoloso anche nel funzionamento normale come confermano studi francesi e tedeschi che hanno riscontrato un aumento di 3 volte delle leucemie nei bambini e genera scorie che diventano inoffensive in centinaia, a volte centinaia di migliaia, di anni. Il nucleare lascia in eredità alle future generazioni aree e materiali pericolosi per millenni.
In caso di incidente (ce ne sono tanti nel mondo) e senza arrivare a quelli catastrofici occorre adottare misure di sicurezza incompatibili con un territorio instabile e molto popolato come il nostro. Chi dirà alle popolazioni che al segnale debbono chiudersi in casa, non bere acqua, prendere pillole di iodio e rischiano l’evacuazione dell’abitazione ?
-il risparmio energetico e le energie rinnovabili non solo garantiscono salute, ambiente, autonomia energetica, ma consentono occupazione 15 volte più del nucleare e un’articolazione nel territorio di investimenti e di attività imprenditoriali, di ricerca e innovazione.
Nucleare e rinnovabili sono 2 diversi modelli di sviluppo. Il referendum è l’occasione per riaffermarlo, come nel 1987.
Alfiero Grandi (Presidente Comitato SI alle energie rinnovabili NO al nucleare).
Immagine – il manifesto di Greenpeace sul nucleare
nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi
sul davanzale di una finestra un vaso con gerani rossi, dalla finestra il panorama di una centrale nucleare.
sono già pre-incazzato, perché qualcosa mi dice che anche per questi referendum di importanza VITALE, grazie all'idiozia di quei coglioni nonpensanti che sono in maggioranza i nostri connazionali, NON si raggiungerà il quorum... :-(
RispondiEliminaOttimo l'articolo di Grandi!
RispondiEliminaZio
RispondiEliminaho la stessa preoccupazione