Quando ci furono le elezioni regionali del 2010 scrissi su questo blog il post dal titolo Berlusconi ha perso le elezioni.
http://www.lacrisi2009.com/2010/03/berlusconi-ha-perso-le-elezioni.html
Quel post è stato uno dei più visitati del mio blog, forse perché portava un titolo che smentiva tutte le analisi, poiché in quel momento tutti facevano risaltare la vittoria di PDL e Lega che conquistavano l’amministrazione di diverse regioni. Ma il ragionamento si basava su dati evidenti: il PDL dalle politiche del 2008 in cui era arrivato al 37,4% era passato nelle regionali del 2010 al 26,7%, con una perdita del -10,7%. Ma quella perdita fu ben ammortizzata dalla maggioranza di governo per la conquista di diverse regioni, per l’eccellente risultato della Lega e per il magro risultato della sinistra. Il dato impressionante delle regionali del 2010 era quello dell’astensionismo 35,8%. Oggi il dato delle amministrative comunali continua su quell’onda e il PDL continua a perdere (anche se non si hanno dati confrontabili su tutto il territorio nazionale le perdite di voto sono evidenti); ma la rivelazione di questa tornata elettorale è la perdita della Lega. L’onda lunga della Lega che veniva immaginata in continua espansione si è arrestata, e si è arrestata quando si è arrivati vicino al tanto agognato federalismo. La parola magica “federalismo” si rivela come una misura amministrativa utile ma non miracolosa, tutta da provare nella realizzazione pratica, con tutte le difficoltà del reale rispetto alla fantasia dell’immaginario; intanto, i giovani leghisti si sono trasformati spesso in vecchi amministratori locali ed alcuni hanno rivelato i propri limiti, è umano.
Il nuovo scenario politico di queste elezioni comunali è completamente diverso ed è solo trascorso un anno dalle elezioni regionali: perdita di PDL e Lega, un astensionismo contenuto attorno al 29%, una sinistra che si dimostra capace di guadagnare consensi quando si presenta con connotati meglio identificati a sinistra, l'avanzata del movimento a 5 stelle che dimostra di poter avere presa nell’elettorato del nord.
E’ uno scenario completamente nuovo e la politica si deve confrontare su tanti temi che gravano sul paese: lavoro, ecologia, diritti civili, sicurezza e legalità, una nuova politica dei redditi, sanità, scuola, previdenza per le nuove generazioni; accanto a questi temi ben ci sta il tema del federalismo ma senza credere nei miracoli e con un’attenta riflessione sul peso della fiscalità delle autonomie locali.
19/05/11 francesco zaffuto
Immagine – grafico onda sinusoidale che non c’entra un bel niente con le elezioni
http://www.lacrisi2009.com/2010/03/berlusconi-ha-perso-le-elezioni.html
Quel post è stato uno dei più visitati del mio blog, forse perché portava un titolo che smentiva tutte le analisi, poiché in quel momento tutti facevano risaltare la vittoria di PDL e Lega che conquistavano l’amministrazione di diverse regioni. Ma il ragionamento si basava su dati evidenti: il PDL dalle politiche del 2008 in cui era arrivato al 37,4% era passato nelle regionali del 2010 al 26,7%, con una perdita del -10,7%. Ma quella perdita fu ben ammortizzata dalla maggioranza di governo per la conquista di diverse regioni, per l’eccellente risultato della Lega e per il magro risultato della sinistra. Il dato impressionante delle regionali del 2010 era quello dell’astensionismo 35,8%. Oggi il dato delle amministrative comunali continua su quell’onda e il PDL continua a perdere (anche se non si hanno dati confrontabili su tutto il territorio nazionale le perdite di voto sono evidenti); ma la rivelazione di questa tornata elettorale è la perdita della Lega. L’onda lunga della Lega che veniva immaginata in continua espansione si è arrestata, e si è arrestata quando si è arrivati vicino al tanto agognato federalismo. La parola magica “federalismo” si rivela come una misura amministrativa utile ma non miracolosa, tutta da provare nella realizzazione pratica, con tutte le difficoltà del reale rispetto alla fantasia dell’immaginario; intanto, i giovani leghisti si sono trasformati spesso in vecchi amministratori locali ed alcuni hanno rivelato i propri limiti, è umano.
Il nuovo scenario politico di queste elezioni comunali è completamente diverso ed è solo trascorso un anno dalle elezioni regionali: perdita di PDL e Lega, un astensionismo contenuto attorno al 29%, una sinistra che si dimostra capace di guadagnare consensi quando si presenta con connotati meglio identificati a sinistra, l'avanzata del movimento a 5 stelle che dimostra di poter avere presa nell’elettorato del nord.
E’ uno scenario completamente nuovo e la politica si deve confrontare su tanti temi che gravano sul paese: lavoro, ecologia, diritti civili, sicurezza e legalità, una nuova politica dei redditi, sanità, scuola, previdenza per le nuove generazioni; accanto a questi temi ben ci sta il tema del federalismo ma senza credere nei miracoli e con un’attenta riflessione sul peso della fiscalità delle autonomie locali.
19/05/11 francesco zaffuto
Immagine – grafico onda sinusoidale che non c’entra un bel niente con le elezioni
Da un argomento così serio ad uno meno. Se passi sul mio blog al link http://essereniente.blogspot.com/2011/05/eccentric-confused-cool-blog-un-altro.html
RispondiEliminac'è un premio per te, veramente poco serio, ma diverso.
Ciao a presto
Bisogna tornare a parlare di problemi di tutti e non di quelli di uno solo
RispondiEliminaun saluto
D'accordissimo, soprattutto sulle conclusioni ... operative!
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