Nell’ultimo incontro di Roma il quartetto (Merkel, Hollande, Monti e Rajoy) si è detto favorevole alla introduzione della Tobin tax da introdurre anche senza il Regno Unito. E pensare che nel lontano 2009 era stato il primo ministro inglese Brown a proporre di tassare le transazioni finanziarie durante il G20 in Scozia e tutti lasciarono cadere l’invito. UN ALTRO G20 in Scozia, le exit strategy e le pia...
Oggi sono proprio gli inglesi (con un governo di conservatori) a manifestare la loro contrarietà; e anzi, in caso di introduzione parziale della tassa sulle transazioni fatta dagli altri stati europei, contano di avere vantaggi per l’emigrazione delle transazioni vero la borsa di Londra.
La tassa sulle transazioni finanziarie se introdotta dal 2009, e su tutti i mercati, avrebbe limitato le speculazioni finanziarie e avrebbe fatto incassare agli Stati un po’ di miliardi; era una medicina non risolutiva ma sicuramente utile all’ammalato; oggi pare diventare la medicina che si prescrive al moribondo (e c’è sempre qualche dottore che manifesta la sua contrarietà).
24/06/12 francesco zaffuto
Immagine – pillole che escono da un flacone di medicine
Ciò che più preoccupa ed irrita è questo procedere europeo a passo ridotto, come se la realtà fosse in attesa delle decisioni di questi pusillanimi travestiti da governanti.
RispondiEliminaQuando una decisione viene assunta, è già fuori tempo, proprio per il rifiuto del vincolo dei tempi, del fatto che la connotazione di una scelta dipende anche dal momento in cui si assume.
L'Europa sembra andare secondo quel vecchio titolo: un passo avanti, due indietro.
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