Anche ieri alle ore 21,00 un’altra scossa ha martoriato le popolazioni dell’Emilia, il terzo terremoto in pochi giorni.
Va acquisita la consapevolezza che trattasi di un problema grave che investe tutta l’Italia: la pianura padana è entrata nella carta sismica del paese con tutto l’impatto che si può avere in termini umani ed economici.
Una vasta area del paese che fino all’aprile 2012 era considerata a basso rischio sismico diventa ad alto rischio sismico. Questi fatti debbono portare alla consapevolezza di una grande questione nazionale: Governo, Parlamento, partiti e movimenti debbono prendere atto che occorre partire da questo evento per disegnare tutta l’azione politica nel breve, nel medio e nel lungo periodo. Prendere atto che l’Italia è una nazione interamente sismica significa che i criteri delle nuove costruzioni debbono tenere conto di questo dato, e per le costruzioni vecchie debbono essere eseguiti interventi di adeguamento (o di demolizione e ricostruzione) . Un piano in questa direzione può avere la necessità di interventi economici di entità enorme a cui debbono contribuire enti pubblici e privati.
La soluzione non può essere solo quella dell’assicurazione per i danni del terremoto; tra l’altro malamente delegata al settore privato, come previsto dal decreto 59 (TERREMOTO: fatti vostri); si tratta di adeguare a criteri antisismici un intero paese per case, edifici pubblici, e monumenti di rilievo artistico.
Nelle costruzione delle case nuove spesso i privati sono disposti a spendere tanto per quelle cose che si vedono: le mattonelle di pregio nei bagni o le porte in legno pregiato; per le norme di sicurezza si fidano di quello che dicono i costruttori, allora i costruttori debbono essere legati a normative precise e ad adeguati controlli.
La salvaguardia del territorio e del patrimonio edilizio può diventare un vero e proprio motore di sviluppo economico per il paese, è una strada che va coraggiosamente iniziata anche perché trattasi di un lungo percorso.
04/06/12 francesco zaffuto
Immagine una casa antisismica in un laboratorio di sperimentazione – tratta dal link:
Sicuramente è un lungo percorso. Quello che è importante ora è iniziare e subito, con leggi appropriate per l'edilizia, con una mappatura del patrimonio artistico e immobiliare a rischio. Un lavoro gigantesco che darebbe comunque lavoro a molti. In qualche modo le Regioni interessate dovrebbero farsene carico.
RispondiEliminaE speriamo che davvero si intraprenda , questo percorso.
RispondiEliminaUna volta di più mi pare che tu abbia colto nel segno!
RispondiEliminaParole sante le tue, ma siamo circondati da sordi
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