Leggo sul pacchetto di sigarette poggiato sul mio tavolo “il fumo uccide”. La scritta è stata posta su quel pacchetto con una legge dello Stato, quindi lo Stato si fa carico di consigliarmi di non fumare o di fumare il meno possibile. Pare che siano state inventate delle sigarette elettroniche che, se si diffondono e si sostituiscono al tabacco bruciato e aspirato, potrebbero eliminare o diminuire di molto gli effetti negativi. Logica vorrebbe che lo Stato, lo stesso che stampiglia la scritta “il fumo uccide”, favorisca l’uso delle sigarette non dannose; si apprende invece che lo Stato intende applicare un’imposta sulle sigarette non dannose rendendole uguali a quelle dannose .
Il senso dell’imposta sui vizi è sempre quello di fare cassa, ma in questo caso si potrebbe fare una qualche distinzione.
Il senso dell’imposta sui vizi è sempre quello di fare cassa, ma in questo caso si potrebbe fare una qualche distinzione.
30/01/14 francesco zaffuto
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immagine – una sigaretta elettronica
Lo so che la parola è trita e ritrita ma la dico lo stesso: ipocrisia. Ipocrisia della più bassa lega. E poi sarei curioso di sapere quanto costano allo Stato i danni derivanti dal fumo
RispondiEliminaC aro Francesco, purtroppo devo dire la verità! lo stato è un sanguisuga!!! e non finisce mai di sorprendere per mettere i difficoltà i propri cittadini.
RispondiEliminaTomaso