Tra le macerie elettorali
di Francia e Gran Bretagna,
emerge un solo leader di
riferimento
è Renzi provvisoriamente l’imperatore
d’Europa (con un indiscutibile 40% in Italia
che gli dà il ruolo di primo partito nella componente socialista del Parlamento
europeo) .
La Merkel non ha perso in
Germania, ma la sua politica ha perso in tutta l’Europa fino a determinare il
più forte scossone politico antieuropeo, anche in Germania spuntano gli
euroscettici al 7%.
Hollande messo alle corde
dalla Le Pen che diventa primo partito
Cameron messo alle corde
da un partito che addirittura propone l’uscita dall’Europa (molto più di un
Salvini, visto che già nell’Euro gli inglesi non ci stanno) .
Rajoy in Spagna vince ma
con un peso dimezzato (da 16 a 8 parlamentari europei).
Tsipras che vince in
Grecia ma non sfonda con la sua presenza internazionalista in Italia (la lista
di sostegno italiana raggiunge il fatidico 4%, grazie anche al mio voto ma è
ben poca cosa).
Il nuovo Parlamento
europeo, che già istituzionalmente
contava ben poco, dovrà tenere conto
delle componenti politiche che espressamente si dichiarano antieuropee. Può
darsi che queste difficoltà possano portare verso scelte meglio ponderate, ma è
meglio non farsi prendere da eccessi di ottimismo.
26/05/14 francesco zaffuto
Immagine – Napoleone Bonaparte e cavallo nel dipinto di David
L'Europa ha intrapreso una brutta deriva e il futuro continuo a vederlo grigio.
RispondiEliminaSaluti a presto.