mercoledì 18 febbraio 2015

Europa in crisi e tra due fuochi


Un’Europa, ancora avvolta nella sua crisi economica,  e tra due fuochi: quello dell’Ucraina e quello della Libia. Il fuoco ucraino che vede coinvolta direttamente la Russia (che non è più la vecchia URSS ma è ben armata con il nucleare e intesa a rinsaldare lo spirito nazionalista); il fuoco libico che ci porta l’Isis vicino casa,  a poche miglia della nostra Sicilia. La Comunità europea senza politica estera comune ha lasciato alla Francia e alla Germania il compito di trattare in proprio con Putin, e lasciò alla Francia il compito di determinare la caduta di Gheddafi.
Che fare? Certo non è facile rispondere a questa domanda, ma all’elenco delle priorità va data qualche risposta. All’interno della Comunità europea la Grecia va aiutata ad uscire dalla crisi economica. Il conflitto con la Russia va visto come conflitto in seno all’Europa; la Russia per la sua storia e per la sua cultura è l’estremo confine dell’Europa; se una parte dell’Ucraina, abitata da russi,  vuole la sua autonomia questo fatto non può essere inteso come minaccia all’Europa, e i paesi della Comunità europea possono affrontare il problema anche nell’ottica di una pacifica divisione. Nei confronti del Medio Oriente l’Europa deve avere una politica estera e di difesa comune. L’Europa non può disdegnare di guardare alla carta geografica, non può ignorare che esiste la Sicilia, che è il Sud dell’Europa e non il Nord dell’Africa.
 18/02/15 francesco zaffuto

Immagine – cartina geografica dell’Europa 

1 commento:

  1. Un modo pacato, oltre che corretto, di valutare la situazione e di proporre soluzioni per evitare un incendio che finirà per lambirci da nord o da sud.

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