Chi sbarca arriva con tutte
le sue speranze e con tutte le contraddizioni di una storia violenta alle
spalle; alcuni
sono arrivati a litigare dinanzi la porta dell’inferno per motivi religiosi.
Aiutiamoli a casa loro
Un blocco navale per lasciarli
morire il Libia è un modo per aiutarli a casa loro?
Quando si dice aiutiamoli a
casa loro, si deve dire COME.
Qual’è la casa dei migranti
del mare?
Non sono libici per la
stragrande maggioranza di loro; la Libia di Gheddafi fermava i flussi migratori
sparando sui disperati nel deserto. La strada non è quella di ricostruire un
guardiano in Libia se si dice che li si vuole aiutare a casa loro.
Quale è la loro casa?
Come si chiama: Eritrea,
Gana, Somalia, … Sono più case.
Sono un’Africa che potrebbe
essere in grado di dare da mangiare a tutti; un continente grandissimo, più
grande di Cina, Usa ed Europa messi assieme.
Occorre individuare con chi
parlare e agire in Africa.
E’ possibile un nuovo congresso
pan africano per affrontare questo problema e quale autorità può rivestire?
Cosa debbono fare Europa,
Russia, USA, Cina che sono i guardiani dell’ONU e del mondo? Perché il
problema è mondiale e al momento è solo scaricato sull’Italia.
Cosa non dovrebbe più fare la
speculazione finanziaria in Africa: comprare terreni a basso prezzo, inquinare,
vendere armi, predare giacimenti minerari.
Aiutiamoli a casa loro. Sì, ma si dica come.
20 aprile 2015 francesco zaffuto
Immagine: fila di lumini accesi
Come fare l'hai detto tu e la domanda è retorica,
RispondiEliminaIo pongo un'altra domanda: chi aiuterà (leggi costringerà) la nostra società a capire che il popolo africano va rispettato e lasciato in pace?
Quanta pena e rabbia...
La verità è che nessuno sa come affrontare questa emergenza, quale soluzione trovare. E al momento riguarda solo l'Italia. Gli altri Paesi guardano indifferenti. Avremmo bisogno di un capo di governo capace di coinvolgere tutta l'Europa.
RispondiEliminaaggiungerei: e di un'Europa capace di coinvolgere l'Africa in questo processo umanitario
Elimina