mercoledì 31 ottobre 2018

SIMILITUDINI: TRUMP, SALVINI e BOLSONARO


TRUMP, SALVINI e BOLSONARO non sono la stessa cosa,  ma hanno la stessa origine: la delusione di un elettorato per le esperienze precedenti  con leader che volevano essere democratici, progressisti e vagamente di sinistra. L’elettorato ormai è lontano dagli affezionamenti ideologici e naviga a vista,  saltando dalle promesse più bislacche di un leader  a quelle di un altro. 
 Per tornare ad un leader vagamente di sinistra occorrerà passare un po’ di anni con quello di destra;  l’abbiamo visto in Grecia, poi in Spagna,  e forse lo vedremo con un prossimo successo di  Corbin in Gran Bretagna. 
 Destra e manca, montaggio e rismontaggio, in una democrazia dove le componenti tendenzialmente si somigliano.  Il danno, diciamolo liberamente, lo fanno i popoli senza cultura e senza memoria;  dove ogni singolo elettore pensa ai suoi interessi di bottega e si lascia abbindolare da promesse ed appartenenze.
 In linea di massima si conclude ben poco con questo tipo di democrazia, ma la cosa più pericolosa è:  se ad uno dei vari leader, che si avvicendano,  ad un certo punto, gli viene la voglia proprio di smontare la democrazia.
 Allora la massima vigilanza sulla libertà d’espressione e sugli istituti rappresentativi della democrazia;  ma anche un po’ di collaborazione tra forze di governo e forze di opposizione per le decisioni e le opere d’interesse collettivo, onde evitare uno stupido montaggio e rismontaggio.  (fr.z)


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