04/12/09
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L’agenda di Copenaghen trabocca di problemi. Come salvare l’equilibrio ecologico del pianeta ed insieme salvare:
- il necessario sviluppo dei paesi poveri
- l’uscita dalla crisi dei paesi ricchi
Intanto vanno messe subito al riparo l’aria e le acque del nostro pianeta dall’uso selvaggio e senza scrupoli da alcune multinazionali. Alcune multinazionali insieme a banditi senza scrupoli hanno disseminato le acque delle coste africane di rifiuti tossici. Quello che è stato fatto in piccolo nelle vicine coste della Calabria nelle coste africane è stato fatto alla grande.
Ecco uno dei tanti esempi riportato sul blog di Riccardo Barlaam
“ La notte tra il 19 e il 20 agosto 2006 in Costa d'Avorio la nave cargo Probo Koala scarica in 15 siti attorno alla capitale Abidjan 528 tonnellate di soda caustica, residuo altamente tossico della lavorazione del greggio. La nave cargo trasporta un carico di greggio della Trafigura, multinazionale anglo-olandese leader nel trading delle materie prime. Nelle settimane successive ad Abidjan l'aria è irrespirabile. Centomila persone si ammalano: problemi respiratori, intossicazioni, diarrea. Ne muoiono 17. Alcune migliaia conservano ancora oggi i segni sul loro corpo. La Corte di assise di Abidjan qualche settimana fa ha condannato due persone a 20 e 5 anni di carcere per il disastro della Probo Koala. La multinazionale Trafigura ha patteggiato: pagherà 1.546 dollari di indennizzo a 30mila persone e 200 milioni di dollari al governo ivoriano per i danni ambientali.”http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/10/clima-africa-danni-paesi-ricchi.shtml?uuid=2ea60fea-c09f-11de-950f-cada4a6e54e9&DocRulesView=Libero
Sono da aggiungere i disastri compiuti dalle società petrolifere nel delta del Niger, dove la nostra ENI non è esente da gravi responsabilità per l’inquinamento di un vastissimo territorio. Nonostante tutte le denunce, di Amnesty International e di organi d’informazione, le società petrolifere continuano nel loro comportamento banditesco.
http://www.amnesty.it/Delta-del-Niger-tragedia-dei-diritti-umani.html
L’Agenda di Copenaghen non deve solo un fissare in astratto date per il futuro che sembrano rimandare il tutto a comportamenti che si dovranno consolidare successivamente; insieme alla tabella degli impegni debbono esserci vincoli di comportamento che partano già da ora.
francesco zaffuto
(immagine – “i segni dell’acqua” rilievo materico con tecnica mista © marco mirzan)
(la mostra "i segni dell'acqua" del pittore Marco Mirzan è visitabile in Macherio - Monza Brianza - Corte del Cagnat 38 via Roma - fino a l'8 dicembre - orari 10.00 - 12.00 - 16.30 - 19.00)
- il necessario sviluppo dei paesi poveri
- l’uscita dalla crisi dei paesi ricchi
Intanto vanno messe subito al riparo l’aria e le acque del nostro pianeta dall’uso selvaggio e senza scrupoli da alcune multinazionali. Alcune multinazionali insieme a banditi senza scrupoli hanno disseminato le acque delle coste africane di rifiuti tossici. Quello che è stato fatto in piccolo nelle vicine coste della Calabria nelle coste africane è stato fatto alla grande.
Ecco uno dei tanti esempi riportato sul blog di Riccardo Barlaam
“ La notte tra il 19 e il 20 agosto 2006 in Costa d'Avorio la nave cargo Probo Koala scarica in 15 siti attorno alla capitale Abidjan 528 tonnellate di soda caustica, residuo altamente tossico della lavorazione del greggio. La nave cargo trasporta un carico di greggio della Trafigura, multinazionale anglo-olandese leader nel trading delle materie prime. Nelle settimane successive ad Abidjan l'aria è irrespirabile. Centomila persone si ammalano: problemi respiratori, intossicazioni, diarrea. Ne muoiono 17. Alcune migliaia conservano ancora oggi i segni sul loro corpo. La Corte di assise di Abidjan qualche settimana fa ha condannato due persone a 20 e 5 anni di carcere per il disastro della Probo Koala. La multinazionale Trafigura ha patteggiato: pagherà 1.546 dollari di indennizzo a 30mila persone e 200 milioni di dollari al governo ivoriano per i danni ambientali.”http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2009/10/clima-africa-danni-paesi-ricchi.shtml?uuid=2ea60fea-c09f-11de-950f-cada4a6e54e9&DocRulesView=Libero
Sono da aggiungere i disastri compiuti dalle società petrolifere nel delta del Niger, dove la nostra ENI non è esente da gravi responsabilità per l’inquinamento di un vastissimo territorio. Nonostante tutte le denunce, di Amnesty International e di organi d’informazione, le società petrolifere continuano nel loro comportamento banditesco.
http://www.amnesty.it/Delta-del-Niger-tragedia-dei-diritti-umani.html
L’Agenda di Copenaghen non deve solo un fissare in astratto date per il futuro che sembrano rimandare il tutto a comportamenti che si dovranno consolidare successivamente; insieme alla tabella degli impegni debbono esserci vincoli di comportamento che partano già da ora.
francesco zaffuto
(immagine – “i segni dell’acqua” rilievo materico con tecnica mista © marco mirzan)
(la mostra "i segni dell'acqua" del pittore Marco Mirzan è visitabile in Macherio - Monza Brianza - Corte del Cagnat 38 via Roma - fino a l'8 dicembre - orari 10.00 - 12.00 - 16.30 - 19.00)
Per immagini e poesie sul tema vai al blog http://groviglidiparole.blogspot.com/
al link In attesa di Copenaghen
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