a pochi giorni dal voto, un dilemma
24/03/10
I partiti e i gruppi politici che si presentano alle elezioni regionali e che pescheranno nel grande mare della sinistra sono tanti. Perché in Italia, magari una sinistra unita non esiste materialmente ma, nel voto storicamente gli italiani hanno sempre cercato di individuare una alternativa di sinistra anche tra le tante divisioni.
I partiti e i gruppi politici che si presentano alle elezioni regionali e che pescheranno nel grande mare della sinistra sono tanti. Perché in Italia, magari una sinistra unita non esiste materialmente ma, nel voto storicamente gli italiani hanno sempre cercato di individuare una alternativa di sinistra anche tra le tante divisioni.
Proviamo arditamente a fare un censimento:
PD - partito che vuole essere rappresentativo del centrosinistra ed elemento fondante del bipolarismo, raccoglie dentro di sé l’eredità del vecchio PCI e l’eredità di una sinistra democristiana. Recentemente ha visto fuggire personalità del centro cattolico come Rutelli e Binetti, per il suo tentativo di meglio collocarsi nel mare della sinistra.
IDV - partito fondato attorno alla personalità di Di Pietro, che ha avuto come sua centralità la battaglia per il rispetto della legalità, di origine non chiaramente di sinistra ma che ha pescato voti e consensi nel grande bacino della sinistra, che vuole darsi una veste di sinistra anche sulle questioni sociali.
Sinistra, ecologia e libertà - partito che viene da una scissione di Rifondazione dopo l’ultima sconfitta elettorale alle elezioni politiche, con una personalità politica di spicco come Vendola su base regionale, che vuole prendere le distanze dalla antica retorica marxista di Rifondazione e cerca di fondare un nuovo linguaggio.
Rifondazione Comunista – e - Partito dei comunisti - che si presentano uniti a queste elezioni - vogliono conservare l’origine marxista dei loro gruppi per le tematiche proposte specie in materia di lavoro.
I Socialisti “residuali” – tra parentesi ho posto questa la definizione “residuale” non in senso negativo, ma solo per distinguerli da tutti quei socialisti che hanno preso la strada berlusconiana sposando gran parte del programma liberista di destra.
Verdi del sole che Ride – movimento strutturato in qualche modo come partito, che dopo la fine dell’arcobaleno bertinottiano rivendica una sua autonomia dalla sinistra ma che continua a pescare consensi nel mare della sinistra.
Movimento 5 stelle - movimento politico – popolare fondato da Grillo, che pone alcune specifiche questioni di programma, che vuole andare oltre la sinistra per i suoi contenuti, ma che nei fatti andrà a pescare nell’elettorato di sinistra
I Radicali liberi - che ci sono e non ci sono, sono a sinistra ma si definiscono liberisti, sono entrati nel PD e non si sa se sono usciti. Per il loro porre le questioni di libertà si collocano in una tradizione più libertaria che liberista e che hanno raccolto più simpatie a sinistra che a destra.
Questa sinistra, insieme al movimento non ben definito dei VIOLA, ha avuto un appuntamento unitario il 13 marzo. A differenza del passato c’è stata la ricerca di trovare punti in comune rispetto alle differenzazioni. Non solo la questione Berlusconi, ma come uscire dalla crisi e come fondare le premesse per una società più giusta e più libera.
Nell’ultima tornata elettorale delle elezioni europee mi sono astenuto, la prevalenza del litigio a sinistra anche nelle parole mi ha allontanato dal voto. Il 28 marzo andrò a votare per uno dei raggruppamenti e non mi interessa dire per quale, perché è necessario percorrere una strada di ricerca sulle parole che uniscono per un’Italia più giusta e più libera; partendo dalle questioni importanti del lavoro e dell’ambiente.
francesco zaffuto
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Io fortunatamente sò chi votare, c'è una sinistra eccome, ma non faccio propaganda qui, ciao.
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