Il Presidente della Repubblica Napolitano (forse l’ultimo Presidente eletto dal Parlamento, considerata la corsa alle riforme) firma la Legge sul legittimo impedimento.
La mancata firma di Napolitano sulle modifiche all’art. 18 poteva essere intesa come il presagio di un cambio di registro; niente il registro è lo stesso usato per il lodo Alfano: si firma, si firma, si firma.
Da questo momento il Presidente del Consiglio Berlusconi e i suoi ministri potranno rinviare qualsiasi udienza processuale, basterà certificare con propria certificazione che hanno degli impegni di Governo. I magistrati non potranno certo entrare nel merito degli impegni; una qualsiasi inaugurazione con taglio di nastro di una strada provinciale può bastare.
LO POTRANNO FARE PER 18 MESI. Nei fatti ci sono tutti gli elementi per non fare i processi a Berlusconi da qui alla prossima scadenza elettorale politica fra tre anni.
Se il lodo Alfano, bocciato dalla Corte Costituzionale, prevedeva un rinvio dei processi per tutta la durata del mandato per sole quattro cariche dello Stato; ora con questa legge si ottiene lo stesso effetto per tutti i membri del Governo.
Di Pietro annuncia il ricorso al Referendum: «Cosa fatta capo ha» si limita a dire per evitare di parlare di Napolitano; «Per quanto ci riguarda - aggiunge - non perderemo neppure un momento a disquisire di chi sia la colpa e, soprattutto, a chi giovi questo provvedimento che riteniamo incostituzionale e immorale. Per questo, chiederemo direttamente ai cittadini, tramite referendum, come abbiamo fatto con il lodo Alfano, se sono d'accordo sul fatto che in uno stato di diritto, come riteniamo debba essere il nostro, si possa accettare che alcune persone non vengano sottoposte a processo come succede a tutti gli altri cittadini quando vengono accusati di aver commesso un reato». http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=97285&sez=HOME_INITALIA
Cosa dire? La legge è ancora uguale per tutti? Sì, forse, ma con calma, con molta calma. Nel frattempo occorre lasciare lavorare i grandi manovratori che debbono dare un’aggiustatina alla Repubblica.
07/04/10 francesco zaffuto
La mancata firma di Napolitano sulle modifiche all’art. 18 poteva essere intesa come il presagio di un cambio di registro; niente il registro è lo stesso usato per il lodo Alfano: si firma, si firma, si firma.
Da questo momento il Presidente del Consiglio Berlusconi e i suoi ministri potranno rinviare qualsiasi udienza processuale, basterà certificare con propria certificazione che hanno degli impegni di Governo. I magistrati non potranno certo entrare nel merito degli impegni; una qualsiasi inaugurazione con taglio di nastro di una strada provinciale può bastare.
LO POTRANNO FARE PER 18 MESI. Nei fatti ci sono tutti gli elementi per non fare i processi a Berlusconi da qui alla prossima scadenza elettorale politica fra tre anni.
Se il lodo Alfano, bocciato dalla Corte Costituzionale, prevedeva un rinvio dei processi per tutta la durata del mandato per sole quattro cariche dello Stato; ora con questa legge si ottiene lo stesso effetto per tutti i membri del Governo.
Di Pietro annuncia il ricorso al Referendum: «Cosa fatta capo ha» si limita a dire per evitare di parlare di Napolitano; «Per quanto ci riguarda - aggiunge - non perderemo neppure un momento a disquisire di chi sia la colpa e, soprattutto, a chi giovi questo provvedimento che riteniamo incostituzionale e immorale. Per questo, chiederemo direttamente ai cittadini, tramite referendum, come abbiamo fatto con il lodo Alfano, se sono d'accordo sul fatto che in uno stato di diritto, come riteniamo debba essere il nostro, si possa accettare che alcune persone non vengano sottoposte a processo come succede a tutti gli altri cittadini quando vengono accusati di aver commesso un reato». http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=97285&sez=HOME_INITALIA
Cosa dire? La legge è ancora uguale per tutti? Sì, forse, ma con calma, con molta calma. Nel frattempo occorre lasciare lavorare i grandi manovratori che debbono dare un’aggiustatina alla Repubblica.
07/04/10 francesco zaffuto
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(immagine “venerazione” matita © francesco zaffuto link Altre allegorie)
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