Marea nera, un incubo anche per la Prestigiacomo che annuncia un provvedimento: proibire le trivellazioni nei mari italiani in una fascia di 5 miglia per tutte le coste nazionali, allargato a 12 miglia attorno al perimetro delle aree marine protette.
La Prestigiacomo pareva essere, rispetto agli altri ministri di questo Governo, quella che volava più in alto. Ora è necessaria qualche prova: occorre che si spalmi un po' di quel greggio addosso come è capitato agli uccelli del golfo del Messico, e poi vedere come può alzarsi in volo.
Il nostro mare, sig. Ministro non confina con l’Oceano e i danni sarebbero ancora più gravi e irrimediabili.
Nessuna trivellazione nel Mediterraneo, né vicino le coste e neanche a largo, vanno proibite tutte per quel che compete al Governo italiano e va promosso un accordo internazionale per proibirle in modo totale. E va fatto in fretta.
01/07/10 francesco zaffuto
Nuovo incidente in Egitto sul Mar Rossohttp://eliotroporosa.blogspot.com/2010/06/egitto-fuoriuscita-di-petrolio-disastro.html
Impossibile il calcolo dei danni nel Golfo del Messico
http://www.meteoweb.it/cgi/intranet.pl?_tit=Marea%20nera,%20nel%20mondo%20non%20ci%20sono%20soldi%20per%20i%20danni&_cgifunction=form&_layout=news&keyval=news.news_id%3D23240
Possibile siano così idioti da non capire che 5 miglia o 12 non fa differenza? Il mare non può morire per colpa nostra.
RispondiEliminaTrovo assolutamente demenziale anche solo pensare di correre un rischio così grave in un mare chiuso come il Mediterraneo, non che questo giustifichi a mio umilissimo modo di vedere le trivellazioni di profondità in altri luoghi. Ma la logica del profitto è assoluta ed è stata assunta ad unica filosofia possibile, preoccupa quindi la vaghezza e l'incompetenza di chi dovrebbe salvaguardare e difendere... ed il sospetto che i valori siano i medesimi diviene quasi una certezza...la follia umana non ha limiti.
RispondiEliminaBuona vita.
Namastè