venerdì 21 dicembre 2012

PARLAMENTO THE END, una giornata da dimenticare


 Il ministro Severino (forse angosciata dall’undicesimo giorno di sciopero di Pannella) ha  tentato di porre una pezza sulla questione carceri con un disegno di legge per trasformare alcune pene detentive ed alleggerire il sovraffollamento carcerario. La proposta dopo avere ricevuto l’ostacolo di Lega e IDV è stata definitivamente accantonata rinviandola alla commissione giustizia del Senato; nei fatti se ne potrà discutere alla prossima legislatura, forse che sì forse che no ad aprile.
 Alla ministro Fornero si tura le orecchie e lascia l'Aula. Lo fa per non sentire le parole del leghista Massimo Bitonci sul problema degli esodati. Interviene il presidente della Camera Fini: «Come é assodato che i parlamentari hanno il dovere di usare un linguaggio consono, i rappresentanti del Governo hanno anch'essi il medesimo dovere di rispettare le opinioni che vengono espresse».
Veltroni si commuove perché lascia il Parlamento e non si candiderà.   
Possiamo noi avere nostalgia di questo Parlamento?
Anche oggi in Senato baruffe e fischietti della Lega
Se poi andiamo alle collezioni di immagini delle baruffe di tutta la legislatura la scelta e proprio ampia
Ognuno può guardare con calma le immagini prima di andare a votare.
Mi auguro che le nuove elezioni possano portare in Parlamento anche un po’ di persone educate.
21/12/12 francesco zaffuto
Per questo post evito le immagini, ognuno se li trova da solo, self service ai vari link

2 commenti:

  1. Il tuo ultimo invito, a servirsi direttamente, mi ha riportato alla mensa, cui ci si appoggiava nei giorni di riunione collettiva, un paio di volte all'anno.
    Per dire che i piatti colà offerti, pur essendo da mensa aziendale, erano ampiamente più appetitosi di quelli da te qui proposti.
    Non certo per colpa tua; come si dice: questo passa il convento e, a essere schizzinosi, sarebbe opportuno saltare il pasto.
    Ciao, una fetta di auguri te la allungo fin d'ora; ormai anche questi è meglio farli a rate, e pazienza se anche su di essi si pagheranno sanzioni e interessi.

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