Un tempo, in questo paese, si sfogliava il giornale dei concorsi per vedere se all’orizzonte ci stava qualche possibile impiego di Stato alle poste, alle ferrovie, negli ospedali o all’ufficio delle entrate. Lo stato in qualche modo assumeva, non era tutto privatizzato ed affittato ad aziende esterne, certo erano concorsi sempre super affollati ma in qualche modo c’erano e mantenevano una flebile speranza, … … ora … non più … tutto è stato privatizzato
… tranne una possibilità d’impiego pubblico che ancora regge
LA GUERRA
ecco la lista degli ultimi grandi reclutamenti di Stato
immagine - Malevic - guerra
Hai (volutamente?) dimenticato i concorsi, senza titoli e senza esami, per parlamento e senato.
RispondiEliminaQuelli sì che sono concorsi cui merita partecipare...
Aperti tanto alle gnocche quanto agli gnocchi, unico caso che non presenta discriminazioni di sesso, religione, antenati aberranti (piazza tu la "sottile" allusione), ignoranza, strafottenza e... appetito.
Che molto presto si manifesta, in tutti i 'vincitori', di qualunque frangia siano.
Ciao, buona settimana.
(Con la speranza che quel "sottile" non risvegli il topo che dorme).
Mi sento sempre più colpevole per la creazione di questo sistema e questa società.
RispondiEliminaHai messo il dito su un'altra grande piaga sociale...
RispondiEliminaMa qualcosa in questo paese c'è che funziona a favore dei bisogni dei cittadini?
RispondiElimina@Ambra: le pompe funebri, finché restano in mano ai privati, che le fanno pagare salate, ma non si tirano mai indietro; anzi fanno a botte tra di loro, pur di "servirci" per primi.
EliminaCiao.