Chernobyl, il 26 aprile di 30 anni fa
- Per non dimenticare
Ricordo quei giorni a Milano, si
aveva paura anche a mangiare l’insalata; con il mio amico Angelo Scebba, che
possedeva un contatore Geiger, andavamo in giro per la città e in certi punti
si sentiva aumentare il ticchettio degli impulsi del contatore che segnalava
presenza di radiazioni.
Abbiamo avuto due referendum in Italia
che ci hanno allontanato dall’avventura atomica, ma è ancora un’avventura a cui
l’umanità non ha posto fine. L’Iran, nonostante le riserve di petrolio, ha
voluto costruire la sua centrale nucleare, e sempre nuovi scienziati ci saranno
che proporranno centrali dette “sicure”. Atomo civile e atomo di guerra stanno
accoppiati come potenza in grado di distruggere terra ed umanità.
Francesco
Zaffuto
In realtà i referendum in Italia non ci hanno assolutamente allontanato dall'avventura atomica. Hanno solo fatto in modo che le centrali nucleari invece di venir costruite sul territorio italiano, venissero costruite tutto attorno. Questo non ci ha protetto minimamente da possibili disastri in compenso ci ha fatto acquistare l'energia elettrica a caro prezzo...
RispondiEliminaLa distanza dal luogo dell'incidente nucleare è rilevante, tutto attorno a Chernobyl è divetato contaminato, nelle vicinanze ci sono stati i morti, e i malati più gravi. I referendum in Italia hanno allontanato ogni ipotesi di costruzione delle centrali in Italia e penso che non sia una poca cosa, anche perché hanno anche permesso successivamente lo sviluppo in Italia della ricerca verso le energie alternative del solare ed eolico. Se i referendum vevivano bocciati avevamo le Centali nucleari a Caorso e in Toscana. Quando una cosa è andata bene è meglio dirlo altrimenti non possiamo lottare per nessuna cosa.
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