Per essere valido un
referendum in Italia è necessario il quorum di votanti del 50% +1 di italiani
che si recano a votare.
Il più sicuro che, il 17
Aprile, vinca il Sì è proprio
Renzi: per questo gioca sull’astensione
dicendo che la partita giocata non vale.
Renzi punta sulla sommatoria
di astensionismo ormai di sistema (circa il 40%) + un astensionismo provocato
dalla sua campagna di astensione per il referendum del 17 aprile; gli basta riuscire ad orientare solo un11% di
cittadini che abitualmente votano orientandoli verso l’astensione.
Il metodo è: il silenzio
informativo, parlare il meno possibile sui contenuti del referendum e invitare
all’astensione dicendo che è inutile andare a votare.
Se vince l’astensione dirà
che è stata una sua grande vittoria e che è stato utile non andare a votare.
Votare o non votare è un diritto dei cittadini, ma può un'alta carica dello Stato invitare a non andare a votare?
Se il Presidente della Corte Costituzionale dice di andare a votare mentre il Presidente del Consiglio dice di non andare a votare, qualche problema questa Repubblica ce l'ha. Sarebbe il caso che il Presidente della Repubblica dicesse qualcosa.
Comunque, leggete bene il quesito e
vedete che ne vale la pena di andare a votare.
Alcune associazioni dei pensionati hanno organizzato gite di due giorni, in vista del referendum, affermo maliziosamente; quei SI' debbono valere ben tanto...
RispondiEliminaun fine sicuramente maliziosamente astensionista, sperano di riportarli stanchi e sfiniti. Ma fino alle ore 23, se tornano pimpanti, qualche energia per votare l'avranno.
Elimina