La Banca centrale europea si è chiesta quale potrebbe essere la percentuale dei senza lavoro se si
togliesse il velo delle consuetudini statistiche. Ed è arrivata alla conclusione che
dal 9,5% stimato da Eurostat per
l’area euro si arriverebbe al 18%, quasi il doppio.
Ai disoccupati che cercano lavoro ma non lo trovano, vanno aggiunti quelli che hanno smesso di cercare un’occupazione non sperandoci più, quelli che la cercano ma non sono disponibili a iniziare nelle successive due settimane (gli istituti di statistica non li contano) e i sottoccupati, ovvero quanti lavorano meno ore di quanto vorrebbero. Solo questi ultimi, secondo l’Eurotower, sono ben 7 milioni nei 19 Paesi che hanno adottato l’euro. A fronte di 15 milioni di disoccupati “ufficiali”.
Ai disoccupati che cercano lavoro ma non lo trovano, vanno aggiunti quelli che hanno smesso di cercare un’occupazione non sperandoci più, quelli che la cercano ma non sono disponibili a iniziare nelle successive due settimane (gli istituti di statistica non li contano) e i sottoccupati, ovvero quanti lavorano meno ore di quanto vorrebbero. Solo questi ultimi, secondo l’Eurotower, sono ben 7 milioni nei 19 Paesi che hanno adottato l’euro. A fronte di 15 milioni di disoccupati “ufficiali”.
Se la media di fatto in Europa si considera del
18%, la media di fatto italiana diventa quasi il
24% (considerando raddoppiabile l’ultimo dato
ufficiale dell’11,7%).
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