Fra alcuni mesi potremo mangiare il contenuto delle scatolette di tonno senza pensare a FUKUSHIMA?
Le autorità nipponiche hanno iniziato a riversare nell'Oceano pacifico circa 11.500 tonnellate di acqua ''debolmente radioattiva''. http://www.asca.it/copertina-GIAPPONE__ACQUA_RADIOATTIVA_IN_MARE__FALLITI_TENTATIVI_DIBLOCCARE_FALLA-4217.html
Il tonno vive nel mare, non ha certo obblighi di nuotare solo nelle vicinanze delle coste giapponesi; grandi quantitativi di tonno vengono pescate da navi che le trasformano in scatolette; il mercato è mondiale. Quella tragedia che appare lontana investirà anche noi europei. Quali saranno le misure che possano evitare il viaggio di quelle scatolette verso le nostre tavole? Si fermerà tutto il giro di affari dell’industria alimentare? Quanto cesio mangeremo? Quanta parte di tragedia silenziosa porterà avanti il nucleare? Non riesco a dare una risposta all'angoscia di oggi. 05/04/11 francesco zaffuto
. Immagine – una scatoletta di tonno
Esistono tonnare italiane molto buone: Carlo Forte in Sardegna, altre in Sicilia a Favignana.
RispondiEliminaIl tonno è pescato nei nostri mari.
Comunque dopo Chernobyl tutto ciò che mangiamo è ancora velenoso, non dimentichiamolo.
Ciao buona notte
a Minusca
RispondiEliminasarà molto utile aumentare l'informazione sulle provenienze, ma ci saranno tanti aggiramenti.
ciao
Penso che rivedere quello che mangiamo ed informarci sia indispensabile. Fukushima ha solo riacceso i riflettori...
RispondiEliminaad I am
RispondiEliminaun cibo triste per tutti
ciao
Purtroppo questo è il futuro angosciante che attende noi e i nostri figli. Chissà forse il nostro corpo cambierà e si adatterà sempre di più ai veleni. La mutazione della specie a seguito di cambiamenti naturali è nota. Qui si tratta di cambiamenti "innaturali" ma tant'è ...
RispondiEliminaCara Ambra,
RispondiEliminatemo che gli adattamenti saranno affiancate da malattia e sofferenza
ciao
Purtroppo credo non basterà ne a noi ne agli altri paesi che si affacciano sull'Oceano pacifico controllare la provenienza, non solo del tonno in scatola. Noi stiamo ancora mangiando cibi che contengono sostanze radioattive del disastro di Chernobyl (il Cesio 137 ha un'emivita di circa 30 anni. Gli effetti della catastrofe nucleare giapponese devono ancora manifestarsi nella loro gravità purtroppo. C'è solo da sperare che l'umanità riesca ad attutirne le conseguenze dannose alla salute e impari ad utilizzare forme di energia rinnovabile più pulite e meno pericolose.
RispondiEliminaa Luigina
RispondiEliminasì, sperare e lottare perché non accada mai più.
quoto Minusca: il tonno si pesca anche in Italia, le tonnare sarde tipo Carloforte hanno resistito a mille problematiche, ma la tragedia di Fukushima darà il colpo di grazia con conseguenza disastrose: mi piange il cuore pensando che potrei non mangiare più il nostro piatto tipico :(
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