Non è facile, ma la frase con cui Vittorio Arrigoni concludeva i suoi interventi deve guidare l’umanità se vogliamo uscire dal tunnel nero della guerra: RESTIAMO UMANI.
A questo link si può trovare un articolo di Vik http://guerrillaradio.iobloggo.com/archive.php?eid=1766
A questo link come lo ricordano gli amici di Peacereporter http://it.peacereporter.net/articolo/27989/Vittorio%2C+l%27eroe+buono
Ho letto stamane sul Corriere l’articolo di Battista che delinea un Arrigoni non tanto pacifista e schierato con i palestinesi, che ha lottato con i suoi scritti contro il sionismo e che poi è stato ucciso dai palestinesi. Non mi è piaciuto quell’articolo Battista che pare delineare alla fine la figura di un ragazzo che in fin dei conti aveva capito ben poco della realtà che lo circondava. Poiché Battista è del 1955 e io sono del 1948, e mi pare evidente che non siamo ragazzi, posso ricordare cosa abbiamo capito noi. Secondo la risoluzione ONU n. 181 dal primo agosto del 1948 dovevano nascere due stati (uno arabo e uno ebraico) e la città di Gerusalemme libera sotto il controllo ONU. Quella risoluzione non fu accettata dagli israeliani e neanche dagli arabi, ma quelli che ci andarono di mezzo furono soprattutto i palestinesi costretti all’esodo in massa. Dal 1948 ad oggi 63 anni di guerra, giusto la mie età, Battista non era ancora nato.
In 63 anni la comunità internazionale non è stata capace di trovare una soluzione per pacificare quel territorio: USA ed Europa hanno comprato petrolio dagli arabi ma ben si sono guardati dal ricondurli a qualche rinuncia e ragionamento di pacificazione; USA ed Europa hanno nello stesso tempo appoggiato Israele e ben si son guardati nel ricondurre Israele a qualche rinuncia e ragionamento di pacificazione; banchieri e venditori di armi hanno continuato a vendere i loro prodotti finanziari e di morte. Tutta la politica americana, europea, della vecchia URSS e della nascente Cina, ha oscillato tra l’essere vagamente pro palestinese o vagamente pro israeliana, non ci sono stati muscolosi Sarkozy e la stessa ONU è stata messa in crisi dall’astensionismo e spesso dal voto contro degli USA. Anche io sono stato vagamente filopalestinese e mi pare che Battista è stato vagamente filoisraeliano; intanto, per sessantatre anni, ci sono stati uomini, donne e bambini che non hanno conosciuto un giorno di pace; per il resto abbiamo pensato alle vicende politiche del nostro paese.
Vittorio Arrigoni è un giovane di oggi che s’innamora del popolo palestinese e della sua causa, vuole la pace ma sa che può nascere solo dalla giustizia e dal riconoscimento, se la prende con l’estremismo sionista che non riconosce i palestinesi e li bombarda con il fosforo; ma chi cerca la pace e la giustizia trova nemici anche tra le sue fila perché tanti anni di guerra hanno sedimentato odio e voglia di vendetta. Con centomila innamorati della pace e della giustizia come Vittorio Arrigoni il mondo sarebbe sicuramente migliore.
16/04/11 francesco zaffuto
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immagine - paesaggio con ginestre.
La ginestra è il fiore che somiglia a Vittorio Arrigoni. Come diceva Leopardi cresce nelle terre brulle e speriamo possa crescere nella deserta anima degli uomini.
hai ragione, ragione, ragionissima; e ce l'aveva anche Vik, in queste sue parole. E grazie anche per il commento al mio post.
RispondiEliminaMa, appunto, cosa mi dici del video? ascolta la dichiarazione unilaterale di pace...
Tutto quello che è descritto qui così bene, viene compiuto in TUTTE le fazioni, da che mondo è mondo; è il Partito della Guerra. Ora in Israele (purtroppo) è maggioritario; ma NON è "Israele" per definizione, né gli isrealiani; non è contrappondendo fazioni che se ne uscirà. Sembra una cosa utopica, quello che chiede quel video, ma non è vero. E' possibile; pensiamoci.
Ti chiedo scusa Francesco se nel commentare non userò parole mie. Sulla vicenda "Vittorio" mi si sovrappone all'aspetto politico razionale, quello emozionale, per una persona che ho conosciuto.
RispondiEliminaIncollerò pertanto una breve mail estrapolata da una mail collettiva da Haidi Giuliani a Luisa Morgantini: " Cara Luisa,
piangiamo insieme un altro figlio, tanto pazzo da riuscire a vivere coerentemente le proprie convinzioni, senza cedimenti.
Per aver conosciuto Vittorio, per l'amore che ho per lui, ti chiedo:
invita tutti e tutte a concludere sempre ogni scritto, ogni email, ogni volantino con le sue parole
RESTIAMO UMANI
sarebbe un piccolo modo per tenerlo sempre con noi e per avere qualcosa che ci unisca al di là delle nostre differenze e divisioni...
Ti abbraccio
Haidi"
Certe volte, di fronte alle ingiustizie più brutali, è difficile rimanere umani. E' difficile ma bisogna fare lo sforzo massimo per riuscirci.
RispondiEliminaPurtroppo guerre, assasinii, genocidi, si ripetono nella storia, senza fine. L'uomo non riesce a controllare la belva che è in lui e che periodicamente riaffiora. La cosa più dolorosa è vedere giovani che credono in un ideale e per esso combattono e per esso vengono uccisi.
RispondiEliminal'infallibilità di Battista mi commuove: riesce sempre a pisciare fuori dal vaso.
RispondiEliminaA me una cosa fa incazzare...che il nostro governo fa missioni di pace con i fucili e se muore qualcuno gli fa il funerale di stato...
RispondiEliminaVittorio, VERO pacifista, ha avuto finora solo indifferenza da questo stato italiano. Sbaglio?