Papa
Francesco dice finalmente parole chiare, esplicite, e ben definitive, sulla abolizione della pena di morte; e si pronuncia per l’abolizione dell’ergastolo
considerandolo una pena di morte coperta.
Sono passati tanti anni e finalmente
il Vaticano sposa la concezione
rieducativa della pena di Beccaria.
Interessante
il pronunciamento del Papa sui reati di corruzione . “La corruzione – afferma
il Papa – è un male più grande del peccato” che “più che perdonato”, “deve
essere curato”: "La sanzione penale è selettiva. È come una rete che
cattura solo i pesci piccoli, mentre lascia i grandi liberi nel mare. Le forme
di corruzione che bisogna perseguire con [la] maggior severità sono quelle che
causano gravi danni sociali, sia in materia economica e sociale – come per
esempio gravi frodi contro la pubblica amministrazione o l’esercizio sleale
dell’amministrazione – come in qualsiasi sorta di ostacolo frapposto al
funzionamento della giustizia con l’intenzione di procurare l’impunità per le
proprie malefatte o [per] quelle di terzi”. Al tirare delle somme, Papa
Francesco esorta i penalisti ad usare il criterio della “cautela”
nell’applicazione della pena”.
immagine – fogli del libro Dei delitti e delle pene con l’immagine di
Beccaria
Adoperarsi nella riabilitazione di chi ha sbagliato, affinché possa tornare a far parte della società senza danneggiarla, richiede progetti, impegno e risorse mentre noi non abbiamo mai avuto voglia di spenderci troppo in questo genere di recupero.... meglio, e più vantaggioso per tanti, costruire carceri e punire.
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