Quando De Magistris dice che farà il
sindaco di strada forse pensa al grande Eduardo, andare a rivestire un ruolo di
prestigio anche senza avere una carica
istituzionale; ma il paragone è un poco diverso, e nei fatti si tratta di
ripetere una sceneggiata ben più moderna , quella di Berlusconi.
“Si deve dimettere” hanno
consigliato tutti i benpensanti; ma il
De Magistris sa che chi si è dimesso poi è politicamente scomparso e solo chi
ha reagito a muso duro è riuscito a restare nell’agone polito.
Quando De Magistris fu eletto
sindaco a Napoli dal blog la crisi 2009
salutai l’evento
come un fatto positivo; di cosa ha fatto De Magistris per Napoli non so un gran
che, i giornali ne hanno parlato ben poco, ma pare che a Napoli sia scomparsa l’immondizia
per strada.
Oggi De Magistris è accusato per
fatti accaduti prima del suo ruolo di sindaco risalenti a quando era magistrato,
c’è una sentenza per abuso
di ufficio, non è poca cosa anche se trattasi di sentenza di primo grado,
un altro magistrato come lo era lui lo ha condannato. Non si dimette, sa di scomparire, preferisce
essere sospeso e fare politica in strada, gioca la carta del parlate pure di me, e se ne
parlate è tutta pubblicità.
Ma di quale partito è De Magistris?
Non ha un partito privato come Berlusconi e non ha certo la forza economica per
costruirselo, ha solo una fama mediatica
che non vuole perdere, sarà difficile. Ma la vera difficoltà resta per noi elettori al momento
del voto; forse è opportuno capire ogni giorno cosa vogliamo e dire cosa
vogliamo a gran voce, e non solo
limitarci alla delega in bianco al partito “quasinnocente”;
per noi il problema è molto più grande
perché i politici non solo ci necessitano innocenti ma anche capaci di fare
qualcosa di giusto e di utile.
03/10/14 francesco zaffuto
immagine - una antica foto di Eduardo De Filippo nel dramma “Il sindaco del rione Sanità” e qui il collegamento youtube a un breve episodio del dramma:
la carta
immagine - una antica foto di Eduardo De Filippo nel dramma “Il sindaco del rione Sanità” e qui il collegamento youtube a un breve episodio del dramma:
la carta
Si è instaurata una sorta di sudditanza fra gli elettori e il partito che non fa ben sperare. Riconoscono all'uomo di partito diritti che non gli spettano e al solito "così fan tutti" si dimentica... stavo per scrivere "perdona" ma no, non si giudica e si passa direttamente all'oblio.
RispondiEliminaLa domanda finale che poni non è da poco... come e chi votare? Aggiungo: ho gli strumenti giusti per decidere in piena coscienza? Mah, non saprei e mi verrebbe da dire che no, non li ho e non so neppure dove cercarli.