venerdì 3 ottobre 2014

Requisiti per essere membri della Corte costituzionale


Continuano in Parlamento in seduta comune le votazioni per i membri della Corte costituzionale ed è ancora fumata nera. Intanto viene sollevato un problema di non poco conto: uno dei candidati più volte ripresentato, Violante, secondo il Movimento 5 stelle non ha i requisiti per rivestire la carica.
Riguardo i requisiti per la carica di giudici della Corte costituzionale esiste una sola fonte, l’art. 135 della Costituzione che così recita
Art. 135
La Corte costituzionale è composta di quindici giudici nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un terzo dal Parlamento in seduta comune e per un terzo dalle supreme magistrature ordinaria ed amministrative.
I giudici della Corte costituzionale sono scelti tra i magistrati anche a riposo delle giurisdizioni superiori ordinaria ed amministrative, i professori ordinari di università in materie giuridiche e gli avvocati dopo venti anni d'esercizio.

Sulla ipotesi di mancanza dei requisiti di Violante ecco cosa appare il 2 ottobre su un quotidiano nazionale.
“Per prima cosa”, spiega Toninelli a ilfattoquotidiano.it, “non è mai stato magistrato di giurisdizioni superiori (Cassazione, Consiglio di Stato, Corte dei Conti o Corte costituzionale), né avvocato. Inoltre lui è stato ma non è più professore ordinario di università in materie giuridiche. Infatti la legge per quest’ultimo caso non specifica l’opzione ‘anche a riposo’. Motivo per cui lui è automaticamente fuori dai giochi”. Violante risulta professore ordinario fino al 2009 presso l’Università di Camerino, anno in cui va in pensione come conferma l’ateneo a ilfattoquotidiano.it. Ma anche precedentemente, risulta essere stato in aspettativa da parlamentare. “È vero”, specifica il deputato, “che alcuni giudici della Corte, anche tra quelli attualmente in attività, non erano in ruolo quando sono stati eletti: ma essi sono professori emeriti, ovvero ordinari che abbiano prestato almeno venti anni di servizio nella qualifica e in virtù di tale titolo essi continuano a svolgere attività didattica e coordinare progetti di ricerca, cioè l’attività propria dei professori ordinari di università”. E la carica di professore emerito deve essere conferita da un’università in base a una legge specifica e Violante non risulta averla mai ottenuta. Né dai suoi curriculum ufficiali pubblici risultano altre docenze in corso.

 Ora visto che la Costituzione prevede in materia di Corte costituzionale prevede ruoli distinti del Presidente della Repubblica, del Parlamento e del consiglio delle magistrature,  viene da chiedere ai Presidenti Boldrini e Grasso, e allo stesso Violante, un chiarimento immediato sul possesso dei requisiti dei candidati prima di procedere a nuove votazioni.
03/10/14 francesco zaffuto


Nessun commento:

Posta un commento