L’ottava indagine del Centro ricerche della Federconsumatori ci illumina sui particolari risultati della TARI (la tassa sui rifiuti urbani applicata dai comuni che un tempo si chiamava TARSU)
leggendo troviamo che:
dal 2010 al 2012 questa tassa ha avuto un aumento del 22%;
mediamente in Italia una famiglia di tre persone che occupa 100
mq paga annualmente 284 euro;
una famiglia che abita a Cremona (comune più virtuoso) paga 136
euro l’anno, una famiglia che abita a Cagliari (comune meno virtuoso) paga 532
euro l’anno;
sul fronte delle variazioni in 4 anni si scopre che il comune di
Cremona ha diminuito la tassa del -14%, mentre il comune di Reggio Calabria ha
aumentato la tassa del +165%.
Particolare il risultato di Napoli che registra nei 4 anni una
diminuzione della tassa del -8%, ma continua a restare uno dei comuni più cari
con un’imposta media annua di 463 euro.
Più dettagli su
http://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20141003124047
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http://www.federconsumatori.it/ShowDoc.asp?nid=20141003124047
Sinteticamente si
potrebbe dire che a fronte di qualche comune virtuoso la maggior parte dei
comuni italiani non sono virtuosi. Inoltre, molti comuni che hanno lanciato la
raccolta differenziata non relazionano bene ai propri cittadini sui risultati
della raccolta e la tassa sui rifiuti viene confusa e gravata di orpelli
comunali non ben distinti. I cittadini
hanno bisogno di misurare bene quanta immondizia producono loro, quanto si può
risparmiare con la raccolta differenziata, e quanto spreco producono i
consiglieri comunali con la loro incapacità.
04/10/14 francesco zaffuto
Sono d'accordo con te. Francesco. Hai pienamente ragione.
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