Le informazione sul sistema sociale cinese sono
abbastanza rare e spesso circolano molti luoghi comuni. Mi è stato segnalato il
video di una conferenza tenuta in Scozia tenuta da Eric X. Li, uno studioso
cinese che descrive il sistema produttivo cinese. Anche se risale al giugno
2013, è utile ascoltare questa conferenza per avere qualche informazione sulla
selezione della classe dirigente cinese.
In merito al contenuto della
conferenza aggiungo alcune mie osservazioni.
E’ sicuramente positivo che il popolo cinese,
il più numeroso del mondo, si sia avviato verso il benessere economico; se la
Cina fosse nelle condizioni dell’Africa il mondo avrebbe ancora più problemi. L’idea che il sistema democratico occidentale
sia la perfezione a cui tutti debbono tendere è un’idea aberrante. La società umana si può organizzare in forme diverse, nel piccolo e nel grande
(intendo per piccolo le unità come i Comuni e per grande le unità
statali).
L’esercizio
del voto come metodo per selezionare la classe dirigente spesso fa si che al
governo di una nazione vadano parolai e
mezzi busti, che sanno promettere e che parlano alla pancia e agli istinti più
bassi. E’ un paradosso che per curasi la salute si cerca il miglior medico e
invece si è pronti a dare il corpo sociale malato a qualsiasi leader di
partito. Il modello cinese con l’intervento
delle Università e con la carriera di merito per i politici somiglia per alcuni aspetti alla Repubblica di Platone.
Allora nessuno scandalo se la Cina vuole organizzarsi in un forma statuale che
esclude il partitismo. Lo stesso voto penso che faccia capo ai diritti sociali
dell’uomo e non ai diritti naturali dell’uomo; ma la libertà di pensiero, connessa alla libertà di divulgazione del
pensiero, fa parte dei diritti naturali
dell’uomo e va salvaguardata. Su questo punto era necessaria una domanda
più precisa nella conferenza, il
giornalista nel video si è solo limitato a una domanda sull’opposizione
politica e il conferenziere nella sua risposta ha voluto puntualizzare sulla
differente cultura cinese come se fosse tutta caratterizzata per la concordia e
l’assenso. Ammesso anche che tale carattere di concordia e assenso esistano non
si può proibire la divulgazione del
pensiero; di casi di persecuzione di
pensatori in Cina ce
ne sono alcuni che hanno sfondato il muro del silenzio.
Auguri alla Cina per il suo progresso
economico degli uomini, ma occorre qualche passo verso l’uomo, il singolo
piccolo uomo con la sua libertà.
francesco zaffuto
immagine - un vaso cinese da http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Vaso_cinese_degli_inizi_del_700,_periodo_Kangxi,_Sala_dei_pranzi_1.jpg
Congratulazioni per aver toccato il tema del sistema politico Cinese, di solito ignorato o trattati in maniera superficiale in Italia.
RispondiEliminaSono d'accordo su tutto: le elezioni ed il multipartitismo potrebbero non essere l'unica forma valide di organizzazzione, ma i diritti umani fondamentali, come ad esempio la liberta' di espressione, devono essere rispettati. Il sistema Cinese non li rispetta, ed e' inutile che i suoi apologeti come Eric X.Li tentino di confondere le cose parlando di armonia e di concordia (concetti che nella pratica in Cina si sono sempre tradotti nella sopressione dello spirito critico e nell'accettare acriticamente cio' che dice il potere).
grazie per il commento, visiterò i tuoi blog
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