Il ritorno degli affossatori
(18 gennaio 2016)
Dopo una settimana nera, tutte le borse iniziano con un lunedì
nero, un’ondata di speculazione al ribasso su tutti i mercati ha bruciato in
pochi giorni tutti i lenti recuperi del 2015.
Vi ricordate quando si
diceva che con il prezzo del petrolio troppo alto e con la concorrenza dei
cinesi la nostra economia non si poteva tirare fuori dalla crisi. Ebbene oggi
si dice che con il prezzo del petrolio troppo basso e con i cinesi in
difficoltà l’economia è ancora più in crisi.
La ragione è tutt’altra: una
massa di capitale finanziario, non legato alle imprese produttive, ogni giorno naviga a vista puntando le sue fiche sulla catastrofe. Hanno giocato al
ribasso dal 2008 al 2014 e gli è sempre andata bene, hanno acquisito esperienza
in questo gioco al massacro.
Riacquisteranno più
avanti a prezzi ben più bassi quello che rimane in piedi; delle imprese che nel frattempo sono state
affossate e seppellite non gliene frega un bel niente.
O si trova un modo per
arginare la prepotenza del capitale finanziario o si va tutti a fondo.
immagine da Internet con molta probabilità una caricatura di Daumier
Nel frattempo è chiaro un po' a tutti che la finanza ci governa facendo non il bello e brutto tempo, ma quello che fa comodo a lei. Quello che nessuno sa è quali strumenti si possano utilizzare per "affossare" lei.
RispondiEliminala grande difficoltà è soprattutto che le misure debbono essere internazionali, altrimenti il capitale finanziario si sposta da un mercato all'altro.
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