martedì 2 febbraio 2010

NO AL NUCLEARE


02/02/10
Intervento di Alfiero Grandi,
la dichiarazione di Vendola,
le posizioni di Scaiola,
i dati con cui gli italiani dissero NO
Intervento di Alfiero Grandi (pubblicato sull’Unità del 1 febbraio 10)


Il Ministro Scaiola sul nucleare fa affermazioni gravi e sbagliate.
Scaiola confessa che dal 2012 l’Italia pagherà l’infrazione agli impegni con l’Europa (il 20- 20- 20) pur sapendo che il nucleare entrerebbe in funzione solo nel 2020 e dà per scontato che i cittadini italiani pagheranno dal 2012 nelle bollette 3 milioni al giorno, invece puntando subito sulle energie rinnovabili e sul risparmio l’Italia potrebbe rientrare negli obiettivi europei.
Scaiola dice che lo Stato sborserà solo pochi milioni di euro per l’Agenzia per la sicurezza, è la conferma che l’Agenzia prevista dal Governo non garantisce i cittadini e l’ambiente. In Francia l’Agenzia ha un budget di centinaia di milioni di euro e centinaia di tecnici.
Inoltre l’a.d. di Enel non solo vuole togliere i poteri sulle centrali alle Regioni (Scaiola è d’accordo) ma chiede garanzie tariffarie per garantire gli investitori e quindi se non pagherà lo Stato pagheranno i cittadini con le bollette.
Il nucleare non costa meno: per costruire una centrale occorrono circa 7 miliardi di euro (Canada ha rinunciato), il prezzo dell’uranio è in crescita e importeremo tutto: tecnologie e uranio. Nei costi vengono ignorati smantellamento delle centrali e scorie, che rimarrano per secoli alle nuove generazioni.
L’eolico invece ha costi inferiori (dati Governo USA) ma è fonte rinnovabile e pulita.
CGIL-Lega Ambiente hanno presentato un piano per le energie rinnovabili, confermato da Il sole 24 ore, che creerebbe 100.000 posti di lavoro qualificati, così si potrebbero rispettare gli obiettivi europei del 20-20-20 su tutta l’energia, mentre il Governo con il nucleare arriva al 5 %.
Negli USA dall’incidente di Tree miles Island (30 anni) non si costruiscono nuove centrali nucleari perchè non convenienti e non sicure.
Solo Scaiola può dire che le scorie prodotte nelle nuove centrali saranno poche, per di più quelle degli impianti chiusi sono ancora lì e lo smantellamento non è mai iniziato.
La faciloneria del Ministro conferma che il Governo vuole le centrali e nasconde la pericolosità di impianti come quelli che si vorrebbero insediare in Italia. Le Agenzie francese, inglese e finlandese chiedono per sicurezza perfino una riprogettazione informatica delle centrali EPR.
Il Governo vuole imporre comunque le centrali, anche contro le Regioni, finge di non conoscere le localizzazioni e ha previsto procedure di vera e propria militarizzazione dei siti prescelti.
Occorre un NO netto al nucleare nella campagna elettorale, sostenendo i ricorsi delle Regioni contro la legge 99/2009 e con l’impegno a promuovere un referendum abrogativo (5 Regioni possono farlo) se il Governo insisterà sulla scelta.
L’Italia non ha le risorse per fare tutto, il nucleare è alternativo allo sviluppo delle energie da fonti rinnovabili.
Alfiero Grandi
.

.
Le dichiarazioni di Vendola fatte nella trasmissione TV dell’Annunziata : "Nucleare? Per aprire i cantieri in Puglia dovranno mandarci l'esercito"
http://www.unita.it/news/italia/94412/vendola_nucleare_per_aprire_i_cantieri_in_puglia_dovranno_mandarci_lesercito
.
I DATI DEL REFERENDUM
L’8 novembre del 1987 si tennero il Italia 3 Referendum sul nucleare, i cittadini Italiani si espressero in modo inequivocabile contro le centrali nucleari:65,1% di partecipazione quorum raggiuntoAbrogazione dell'intervento statale se il Comune non concede un sito per la costruzione di una centrale nucleare: 80,6% per l’abrogazione.Abrogazione dei contributi di compensazione agli enti locali per la presenza sul proprio territorio di centrali nucleari: 79,7 % per l’abrogazione.Esclusione della possibilità per l’Enel di partecipare alla costruzione di centrali nucleari all'estero: 71,9% si espresse per tale esclusione.La volontà degli italiani si espresse in maniera inequivocabile.
Oggi dopo 22 anni chi detiene il potere da per scontato che gli italiani abbiano cambiato idea e che siano a favore di centrali nucleari.In pratica si annulla la volontà degli italiani che si espresse con 80,6% dei voti in materia di individuazione dei siti per centrali nucleari.E’ un atto di tracotanza. Certo gli italiani possono ricorrere di nuovo al referendum, ma ci vorranno almeno un tre anni per le procedure, intanto si cominceranno a spendere soldi sulla strada del nucleare.
(francesco zaffuto)
.
Altri link utili sul problema
.14/01/10 Nuove centrali nucleari dove? I possibili siti del Lazio
.
Il Senato, nel luglio 2009 ha confermato la volontà di ritornare al nucleare.
http://www.unimondo.org/Notizie/Nucleare-via-libera-dal-Senato-un-ritorno-alla-preistoria-per-favorire-le-lobby
.
Un portale sul nucleare
CHERNOBYL & NUCLEAR PORTAL

http://www.progettohumus.it/
.
Per il problema scorie nucleari vai all'interessante articolo del Sole 24 ore al link
.
(immagine – “dopo la fine” acquarello © francesco zaffuto link Altre allegorie)

2 commenti:

  1. Le scorie non rimarranno affatto alle generazioni future: gli impianti di IV generazione utilizzeranno l'Uranio 238, che costituisce il 95% delle scorie, per produrre energia. Tutte le scorie prodotte fino ad oggi potranno essere re-impiegate.

    RispondiElimina
  2. Il nostro essere stati antinucleari in Italia ci ha portato un vantaggio tecnologico di sicurezza sulle nuove energie, continuiamo ad essere antinucleari e avremo ancora un nuovo vantaggio. Anche se si tratta di un 5% di pericolo, siamo di fronte a scorie non esauribili in termini di pericolosità.

    RispondiElimina