Coma irreversibile e alto rischio di morte per la donna colpita con un pugno a Roma da un giovane ventenne.
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_ottobre_15/maricica-potrebbe-morire-bollettino-venerdi-1703957285937.shtml?fr=box_primopiano
http://roma.corriere.it/roma/notizie/cronaca/10_ottobre_15/maricica-potrebbe-morire-bollettino-venerdi-1703957285937.shtml?fr=box_primopiano
Due vite spezzate dalla mancanza della pazienza.
Viviamo costantemente con i nervi a fior di pelle, pronti a scattare, a reagire in modo spropositato, e nel contempo siamo soli e viviamo da indifferenti nell’indifferenza e nella paura.
Possiamo dare la colpa alla società, allo stile di vita che conduciamo, all’intima cattiveria con cui fu impastato l’uomo, alla sorte cattiva che quel giorno si abbattuta su di noi, alle macchie solari che da qualche tempo emanano energia negativa. Tutte le scuse sembrano non bastare per spiegare l’assurdo di questi fatti ormai non rari:
il vecchietto che accoltella due vicine di case perché non sopporta più l’abbaiare del cane
http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2010/13-ottobre-2010/accoltellate-madre-figlia-fermato-vicino-casa-1703946646229.shtml
il tassista in coma a Milano
http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/10_ottobre_14/tassista-aggredito-testimoni-donna-prima-colpire-coma-1703948809320.shtml
Possiamo dire che ciò a noi non può mai accadere?
Se fai un errore mentre guidi la macchina o semplicemente rallenti per leggere il nome di una strada, vieni rimproverato dal suono del clacson e poi anche con gesti ed insulti; ti viene voglia di scendere dalla macchina e spaccargli il muso anche a costo di finire steso tu stesso, chiudere così in modo miserevole il tuo soggiorno su questo pianeta terra. Quando starai a terra i passanti correranno allontanandosi da te ed eviteranno di guardarti, corrono e tu non sei nessuno, per loro vali molto meno di un cane.
In queste storie tristi ci viviamo tutti, potrebbe essere la nostra storia, terribilmente miserrima.
E dire che per vivere una vita migliore può bastare un po’ di pazienza, un po’ di gentilezza, un sorriso.
15/10/10 francesco zaffuto
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(immagine “ uomo foglia di autunno” biro © francesco zaffuto )
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nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi
nota descrittiva dell'immagine per disabili visivi
volto di uomo che tende a sgretolarsi, rimane ben poco del suo naso e l'occhio è assente, solo la bocca e il mento di un profilo angosciato e sbigottito, per il resto tracce di linee che si perdono.
Infatti, basterebbe tanto poco, e con nullo costo.
RispondiEliminaIntanto la rumena del pugno è morta, il giovanotto chiede perdono...
A Genova, casini a non finire, Italia scandalizzata, Serbia parzialmente contrita, Ivan chiede scusa agli italiani...
Mi chiedo perché continuano a spendere soldi in reality e porcate simili: un po' di pazienza e arrivano, veramente reality...
Frà, sono nauseato!
"E dire che per vivere una vita migliore può bastare un po’ di pazienza, un po’ di gentilezza, un sorriso".
RispondiEliminaQualcuno un po' superficiale potrebbe risponderti che per avere un po' di pazienza, dare un po' di gentilezza, regalare un sorriso basterebbe vivere una vita migliore.
Che non viviamo.
Ma forse tanto superficiale non è: ha individuato uno dei piatti della bilancia il cui fulcro è il nostro precario equilibrio.
Da una parte sta la nostra animalità (senza offesa per gli animali) ed è quella che tanto spesso prevale e altera l'equilibrio, come sappiamo e gli esempi visti dimostrano. Dall'altra, sta la parte migliore dell'essere umano, comunque la si voglia chiamare.
E questa è ovviamente molto più difficile da tirar fuori e far pesare.
Ma è nostro dovere, e in fondo diritto, provarci.
e nonostante la nausea ci riproveremo a diventare uomini capaci di riconoscere gli altri uomini
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