giovedì 7 ottobre 2010

Uguaglianza


La Sinistra e le parole, quarta parola Uguaglianza

Uguaglianza
Uguaglianza seconda parola della Rivoluzione francese e la prima ad essere abbandonata; la borghesia nell’800 preferì tornare ad allearsi con i residui della nobiltà più retriva per fronteggiare i movimenti popolari; e nel ‘900, per porre un ostacolo all’uguaglianza, ha inizialmente condiviso il pensiero fascista e nazista. Il comunismo reale in URSS costruì all’Uguaglianza una sorta di simulacro; era diventata una entità astratta e di riferimento per ogni rito liturgico e nel contempo si svilupparono i “satrapi” più uguali degli altri che si misero a capo di sedi di partito e di istituzioni pubbliche, l’uguaglianza divenne invadenza.

La parola Uguaglianza va coniugata con la parola Libertà altrimenti non ha senso.
Ogni essere umano è diverso e va rispettato e valorizzato per la sua diversità; l’Uguaglianza ci deve salvare dalla selvaggia lotta della natura, da una sorte avversa e dall’ingiustizia sociale; l’Uguaglianza deve renderci uomini all’interno dell’umanità riconoscendo la nostra unicità.

Uguaglianza contro la cattiva sorte


Uguaglianza per difenderci dalla malattia, dalla inabilità, dalla vecchiaia, dagli incidenti gravi.

L’assistenza sanitaria per tutti e di buona qualità è il primo cardine dell’uguaglianza. Visto che in Italia una assistenza sanitaria per tutti ce l’abbiamo, dobbiamo difenderla e migliorarne la qualità. L’aspetto pubblico dell’assistenza va difeso, ogni interesse speculativo dei privati va posto sotto osservazione, eliminato o fortemente limitato.

L’assicurazione obbligatoria per la pensione in Italia è terreno di attacchi riformistici che tendono a spazzare via il suo carattere pubblico e a limitarla. L’istituzione della pensione deve avere un carattere pubblico e mutualistico, chi ha di più deve in qualche modo venire in solidarietà con chi ha di meno e costruire insieme a tutti la pensione di Stato. Un solo istituto assicurativo pubblico per raccogliere l’assicurazione obbligatoria ed anche quella volontaria è la soluzione più ragionevole sul piano organizzativo ed anche la più economica..
Chi vuole costruirsi forme assicurative aggiuntive con istituti privati lo faccia liberamente ma senza aiuti e oneri da parte dello Stato. Le ultime riforme introdotte sono solo servite ad aumentare i profitti di banche ed assicurazioni private.

Assicurazione obbligatoria e pubblica per eventuali gravi incidenti, per tutelare i terzi e lo stesso artefice dell’incidente. Nei casi in cui l’assicurazione è obbligatoria per legge (vedi anche quella automobilistica) ci deve essere l’ente assicurativo pubblico che tratta il livello di assicurazione base; il costo di una assicurazione pubblica può essere ben più contenuto.

Uguaglianza per le opportunità del futuro


La possibilità data a tutti di accedere all’istruzione fino ai più alti livelli permette l’Uguaglianza ai cittadini poveri ed è fonte di ricchezza futura per lo Stato perché eleva il bagaglio della cultura e della professionalità di tutto il popolo. La scuola pubblica in Italia è stata una grande opportunità per tutti e va difesa e migliorata nella sua qualità.
La possibilità data a tutti di accedere gratuitamente ai più alti gradi di istruzione è un principio base dell’uguaglianza. Attualmente in Italia esiste una quasi gratuità fino alle medie superiori, la gratuità deve essere garantita anche nelle Università in ragione del merito e del reddito.

Attivazione periodica e senza rinvii dei concorsi pubblici con regole concorsuali trasparenti per l’accesso al pubblico impiego.
L’attivazione di liste di collocamento pubbliche anche per la chiamata al lavoro nelle aziende private in ragione di due terzi per tutte le assunzioni.
Libero accesso alle attività di lavoro autonomo e alle professioni evitando sacche di privilegio.

Uguaglianza come aspetto morale in tutti i gradi dell’amministrazione della cosa pubblica.

Chi si occupa della cosa pubblica con cariche politiche o con cariche amministrative in enti pubblici deve avere uno stipendio dignitoso, tale da mantenere la sua autonomia, ma non può introitare redditi eccessivamente elevati. Le aziende private possono comportarsi come credono, ma l’amministrazione pubblica deve avere un riferimento.
Lo stipendio di un deputato, di un ministro, di un presidente di regione, di un giudice, di un generale, di un direttore di ente pubblico deve essere in qualche modo rapportato a quello di un operaio. La sinistra proponga che non venga mai superata per un deputato la paga di tre operai.
A chi riveste la carica di deputato va garantita la possibilità di spostarsi per esercitare il suo mandato ma vanno eliminati i privilegi e contenuti i costi.

Un sistema fiscale improntato alla Uguaglianza


La sinistra deve farsi promotrice di un risparmio nella pubblica amministrazione per diminuire l’imposizione fiscale eliminando sprechi e privilegi. La sinistra non può farsi paladina di una diminuzione delle “tasse” a fronte di un peggioramento dell’assistenza sanitarie, delle pensioni e della scuola.

Il sistema fiscale deve essere improntato all’Uguaglianza nella partecipazione alla spesa pubblica in ragione del patrimonio e del reddito. Le imposte non servono solo per il mantenimento delle strutture dello Stato, hanno un carattere redistributivo della ricchezza sotto forma di assicurazione, servizi, assistenza.
Il sistema fiscale deve articolarsi in: Imposte sul reddito, Imposte sul patrimonio, Imposte sui consumi, Tasse in relazione a servizi specifici. Solo con una articolazione equa tra queste tipologie si può realizzare una Uguaglianza impositiva.

Le imposte debbono sempre riferirsi ai principi sanciti dalla Costituzione di proporzionalità e progressività. Va pertanto reintrodotta l’aliquota minima per l’IRPEF e il suo scaglionamento deve essere distribuito in aliquote progressive da 5% a 40%. La cosiddetta semplificazione delle aliquote ha solo danneggiato i ceti medi e i ceti meno ambienti.
L’ICI va fatta diventare unica imposta sul patrimonio immobiliare e va fatta pagare in ragione della ricchezza patrimoniale immobiliare; vanno eliminate o estremamente limitate le imposte di registro, e notarili, che fanno aumentare i prezzi reali nella compravendita degli immobili.
L’ ICI sulla prima casa può avere un regime di esonero ma solo per un livello patrimoniale che non supera il valore medio di una casa economica.
Obbligo di registrazione degli affitti va sostenuto con misure adeguate in grado di scoraggiare l’evasione. L’affitto pagato per la prima casa di abitazione deve poter essere portato in detrazione del reddito con gli stessi vantaggi della prima casa di proprietà.
Va eliminata l’IRAP, che per il suo meccanismo penalizza le aziende che creano lavoro, e sostituita con una imposta sul patrimonio aziendale.
Va ridotta l’imposta sugli interessi bancari al 20% ed elevata l’ imposta su tutti i titoli di reddito (dall’attuale 12,5% al 20%). Va eliminata l’imposta di bollo sui conto correnti bancari che pesa indiscriminatamente anche sui piccolissimi risparmiatori e su chi utilizza i servizi bancari.
Va aumentata l’aliquota IVA su tutti i beni di consumo di lusso e ridotta l’IVA su beni di consumo di necessità. Totale defiscalizzazione di pane e pasta e imposizione dei prezzi per le qualità comuni. Vanno reintrodotti controlli e sanzioni sugli scontrini fiscali e le ricevute fiscali.
Va eliminata ogni forma di bollo per partecipazione a concorsi, assunzioni e certificazioni di titoli di studio.
L’ammontare delle tasse per lo smaltimento dei rifiuti delle famiglie deve essere comparato ai rifiuti prodotti e tale da coprire i costi di smaltimento.

L’evasione fiscale non va combattuta con astratti studi di settore e con imposizioni forfettarie che penalizzano i piccoli commercianti, artigiani, professionisti; ma con effettivi accertamenti da parte delle agenzie delle entrate diffusi e pubblicizzati. Gli accertamenti dovranno essere indirizzati al combattere il fenomeno dell’evasione fiscale insieme all’evasione contributiva. Le sanzioni non debbono contenere la solita minaccia della galera; debbono essere gravi dal punto di vista patrimoniale, eque rispetto all’ammontare evaso e certe nell’applicazione. I procedimenti di contenzioso tributario vanno resi rapidi nei tempi adeguando gli organici e distinguendo le procedure tra livelli minimi di evasione e livelli elevati.

Uguaglianza oggi, significa poter godere dei beni della natura

Abbiamo tutti il diritto a respirare aria pulita e bere acqua pulita.
Non ci può essere per le aziende un diritto di inquinare a fonte del pagamento di una ammenda o di una imposta.
Tutta l’azione pubblica deve essere rivolta a prevenire il danno ambientale e solo successivamente a intervenire con immediatezza per le necessarie bonifiche del territorio.
Tutte le aziende debbono avere una attenta certificazione dei rifiuti industriali e un piano certo di smaltimento senza danni per l’ambiente.
Ogni euro speso per l’ambiente, è speso bene: va in direzione dell’uguaglianza dei diritti naturali dell’uomo, aumenta le possibilità di occupazione, fa diminuire i costi per successive bonifiche spesso difficili; evita i danni irreversibili.
07/10/2010 francesco zaffuto
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Pane ......Lavoro . .....Libertà

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(immagine “la mano sinistra” fotografia © liborio mastrosimone http://libomast1949.blogspot.com/)

2 commenti:

  1. L'importante è che uguaglianza non significhi allearsi con cani e porci credendo che siano tutti uguali! (Per il resto condivido tutto in pieno)

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  2. l'uguaglianza riguarda noi comuni mortali che chiediamo qualcosa, l'alleanza riguarda gli dei dell'Olimpo della politica. Cosa faranno bohh!

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