Oggi sto con Feltri. Terribile ma può capitare anche questo.
Ma cosa cercavano i magistrati che hanno disposto la perquisizione alla sede de Il Giornale e personale a Sallusti e Porro? Armi e droga non mi pare.
Pare cercassero un dossier che avrebbe potuto determinare un possibile dossieraggio. Ma quale sarebbe il reato di dossieraggio?
Per la mia limitata preparazione giuridica ricordo che a mezzo stampa si possono commettere i reati di: diffamazione, notizie false e tendenziose, falso ideologico, procurato allarme, aggiotaggio a mezzo stampa e... mi pare di avere finito; chiedo aiuto a qualche blog che si occupa di argomenti giuridici. Ma in ogni caso, trattasi di reati tutti che si realizzano con l’effettiva pubblicazione di un articolo; fino a quando l’articolo non c’è non esiste neanche il reato. Dossieraggio non significa nulla, esistono pezzi di carta, appunti, qualche file, indirizzi di informatori, e il reato non è neanche ipotizzabile. Anch’io ho un link che riguarda una ditta dal nome Marcegaglia, eccolo, spero continui ad essere attivo
Ma cosa cercavano i magistrati che hanno disposto la perquisizione alla sede de Il Giornale e personale a Sallusti e Porro? Armi e droga non mi pare.
Pare cercassero un dossier che avrebbe potuto determinare un possibile dossieraggio. Ma quale sarebbe il reato di dossieraggio?
Per la mia limitata preparazione giuridica ricordo che a mezzo stampa si possono commettere i reati di: diffamazione, notizie false e tendenziose, falso ideologico, procurato allarme, aggiotaggio a mezzo stampa e... mi pare di avere finito; chiedo aiuto a qualche blog che si occupa di argomenti giuridici. Ma in ogni caso, trattasi di reati tutti che si realizzano con l’effettiva pubblicazione di un articolo; fino a quando l’articolo non c’è non esiste neanche il reato. Dossieraggio non significa nulla, esistono pezzi di carta, appunti, qualche file, indirizzi di informatori, e il reato non è neanche ipotizzabile. Anch’io ho un link che riguarda una ditta dal nome Marcegaglia, eccolo, spero continui ad essere attivo
Può darsi che Sallusti, Porro e Feltri si preparassero ad ampliare l’argomento riportato nel link, e che fossero venuti in possesso di qualche prova o presunta tale. Sorge allora un interrogativo più complesso: i magistrati stavano cercando prove che potessero riguardare una ditta Marcegaglia? Forse daranno qualche spiegazione nei prossimi giorni.
Non voglio paragonare Feltri, Sallusti e Porro a i giornalisti del Washington Post Bob Woodward e Carl Bernstein, ma se la magistratura americana si fosse comportata allo stesso modo forse non ci sarebbe stato il caso Watergate http://it.wikipedia.org/wiki/Scandalo_Watergate
Riguardo poi al dossieraggio sui casi Boffo e Fini, saranno stati sicuramente spiacevoli i contorni, gli aggettivi, i titoli a caratteri cubitali, ma il documento di Boffo faceva riferimento ad un atto giudiziario e la casa a Montecarlo abitata dal cognato di Fini esiste.
Porro, Sallusti e Feltri sono degli antipaticoni, la Marcegaglia è più carina e parla in modo meno greve di Berlusconi, viene voglia di essere partigiani; ma la partigianeria sulle questioni di libertà di stampa va messa da parte. La libertà di stampa è il punto più delicato di una democrazia e va difesa senza dubbi.
Se poi vogliamo veramente essere partigiani, diciamo pure che Berlusconi e Marcegaglia sono ambedue padroni e forse e meglio stare con gli opera Fiom che manifesteranno a Roma il 16 Ottobre.
08/10/10 francesco zaffuto
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(immagine - il complesso edilizio del Watergate - l'immagine fu esibita come prova al processo)
Non riesco, perdonami, a stare con Feltri sarà un comportamento ideologizzato, ma non ce la faccio...proprio io che predico la fine delle ideologie e dei comportamenti dogmatici. Effettivamente tu hai ragione, nel tirare fuori i panni sporchi, ammesso che ci siano, di qualcuno non è reato. Attenzione però perché morale ed etica non necessariamente sono sancite dalla legge. Rifletterei anche sul fatto che questi panni sporchi...vengano usati solo se, in qualche modo, si diventi avversi o poco grati all'Imperatore...e in quelle scuse pretestuose a margine degli incontri Italia-Cina sta tutta l'immoralità di questa faccenda...la pistola fumante viene riposta, non perché la notizia non esista e nemmeno sia giusto o sbagliato il porla all'attenzione, ma perché questo è congegnale alle diplomazie del potere e dell'imperatore in prima persona. Certo l'immoralità e lo scarso senso dell'etica non sono punibili e con ogni probabilità ci azzecchi supponendo che le finalità dei magistrati possano essere altre. Resta il fatto che nemmeno la compra vendita dei parlamentari pare sia reato, nemmeno la manipolazione della notizia e la menzogna...quando si parli dell'imperatore e dei suoi possedimenti nulla è reato. questo non toglie che l'uso strumentale di quello che si è definito dossieraggio, e concordo con te in modo improprio, sia profondamente immorale e sfiori un reato...quello del ricatto
RispondiEliminaSono d'accordo in parte.
RispondiEliminaE' evidente che la libertà di stampa va garantita nel modo più assoluto, e il suo limite sta solo nel codice penale. Ma il contenuto delle telefonate di Porro mi sembra chiaro: “adesso ci divertiamo e per venti giorni rompiamo il c. alla Marcegaglia come pochi al mondo" e aggiunge di aver "spostati i segugi da Montecarlo a Mantova". E parlava al portavoce della Marcegaglia. A me questo suona di art. 612 c.p., minacce.
Lo stesso Pm Woodcock ha rilasciato una dichiarazione che condivido appieno: il giornalista “ha il pieno diritto di scrivere ciò che ritiene, di criticare anche in modo duro, pungente e veemente, e anche di essere fazioso, ma non di utilizzare la prospettazione dei propri scritti al solo scopo di coartare la volontà altrui".
Sulla fiom e il 16 ottobre non potrei essere più d'accordo :D
a Giandiego e a Web Runner
RispondiEliminaCapisco la difficoltà di mettersi nei panni di un Porro, eppure per le questioni attinenti la libertà prefigurare è necessario. Faccio l’ipotesi che dirigo un giornale “La Crisi” con un’ampia tiratura, e vengo a sapere di alcune notizie sulla monnezza di Napoli e i rapporti con Berlusconi, a questo punto chiamo il mio amico “Pinco Pallino” e gli dico “Io a quello là gli faccio una campagna per venti giorni che lo riduco alle dimissioni”. Dopo di che mi vedo arrivare una perquisizione al giornale e alla mia abitazione. Lo stato delle cose è questo, non è una garanzia della libertà di stampa, può accadere benissimo a Manifesto e Repubblica.
In aggiunta, questa vicenda sarà utilizzata dall’Imperatore per riproporre nuovamente l’attenzione sul suo disegno per limitare le intercettazioni.
Ecco, solo nell'ultimo tuo commento arriva il mio pensiero.
RispondiEliminaQuesta vicenda è secondo me creata ad hoc, dall'imperatore per evidenziare il "problema" intercettazioni in Italia.
So che posso sembrare un pazzo visionario, ma credo sia un tassello del progetto per la sodomizzazione collettiva.
P.S.
Se può interessare nel pezzo ci sono due piccoli errori di battitura. "Waterghete" e "Riruardo" subito dopo.
Saluti dal Rospo.
i pazzi visionari spesso ci azzeccano,
RispondiEliminavado alle correzioni
saluti