Il dato elettorale complessivo dei votanti in questa tornata elettorale è del 51,3%; ma se si guarda ad alcune grandi città è ancora più disastroso, in città come Palermo e Genova hanno votato solo il 39% degli elettori.
Se esaminiamo il dato di Palermo risulta che Orlando è stato eletto con una percentuale del 72%; guardando a questa percentuale la sua esultanza è comprensibile, ma il 72% è da misurarsi solo sul 39% dei votanti e allora il risultato di gradimento popolare del nuovo sindaco è solo del 28%. Lo stesso calcolo si può fare a Genova e in altre grandi città: i nuovi sindaci appaiono con la fascia tricolore ridotta.
Una eccezione è stata la percentuale al voto registrata a Parma del 61%, la possibilità di votare per un movimento alternativo ai vecchi partiti ha contribuito a limitare la disaffezione al voto.
Della non partecipazione al voto non può esultare nessuna delle componenti politiche; se si considera che si è trattato di elezioni amministrative, con elezione di rappresentanti vicini ai problemi locali di paesi e città, il dato diventa ancora più allarmante; l’elettore non sente più la vicinanza del suo sindaco figuriamoci come potrà sentire la vicinanza di un parlamentare.
La sinistra ha avuto una affermazione notevole se si considera la conquista di diverse amministrazioni comunali; ma se non comprende il terremoto politico delle astensioni e se non si dota di un programma capace di portare un po’ di entusiasmo al popolo italiano le future elezioni nazionali del 2013 diventano un’incognita.
L’Italia del maggio 2012 si presenta come un paese scontento ed incerto; angosciato dai terremoti, dalla crisi economica e da delitti efferati.
22/05/12 francesco zaffuto
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Immagine – busto di sindaco con fascia
E' vero, l'angoscia serpeggia ovunque, la senti nei discorsi della gente o nei loro sguardi.
RispondiEliminacacciamola tutta la fascia mai più al voto!!
RispondiEliminaHai perfettamente ragione. Oltrettutto, ci si sta dimenticando di troppi trascorsi storici europei similari all'attuale nostro.
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