Oggi 4 ottobre 2012 si celebra San Francesco, una persona importante per la Chiesa cattolica che lo considera il santo protettore dell'Italia. Ma è anche una figura di riferimento per chi non è cattolico perché ha rappresentato la scelta di stare con i poveri. Nel nostro paese che affonda per brama di ricchezze e dove la classe politica è pronta sempre a dividere il bottino abbiamo bisogno di ricordarlo. Oggi ho voluto inserire sul mio blog groviglidiparole un dramma teatrale che avevo finito di scrivere nel febbraio 2009, sugli ultimi anni di vita di San Francesco travagliati per pressioni dalle gerarchie e per divisioni nell'ordine da lui fondato. L'opera la trovate integralmente postata sul web a questo link
Il dramma in tre atti si svolge negli anni che vanno dal 1221 fino alla sua morte nel 1226. Quel periodo della sua vita presentava un nucleo drammatico complesso: salvare l’iniziale scelta di povertà e di vita secondo il Vangelo, mantenendo una indiscussa obbedienza alle gerarchie della Chiesa cattolica, con un Ordine di frati in continua espansione e in un’Europa dove si diffondevano accuse di eresia.
Quale poteva essere il travaglio di Francesco d’Assisi di fronte ai primi contrasti dentro l’Ordine?
L’accusa di eresia aleggiava per tutta l’Europa e Francesco si impegnò con tutte le sue forze nel tentativo di salvare qualcosa; salvare il nucleo centrale del suo messaggio di carità.
Il primo atto del dramma è ambientato a Roma nel maggio del 1222, data di un importante Capitolo dell’Ordine francescano. Nel secondo atto la decisione di Francesco di partire per la Verna. Il terzo atto si svolge in San Damiano, nel monastero di Chiara, dove Francesco, di ritorno dalla Verna, trascorre da infermo un breve periodo e compone il Cantico delle creature.
Quale poteva essere il travaglio di Francesco d’Assisi di fronte ai primi contrasti dentro l’Ordine?
L’accusa di eresia aleggiava per tutta l’Europa e Francesco si impegnò con tutte le sue forze nel tentativo di salvare qualcosa; salvare il nucleo centrale del suo messaggio di carità.
Il primo atto del dramma è ambientato a Roma nel maggio del 1222, data di un importante Capitolo dell’Ordine francescano. Nel secondo atto la decisione di Francesco di partire per la Verna. Il terzo atto si svolge in San Damiano, nel monastero di Chiara, dove Francesco, di ritorno dalla Verna, trascorre da infermo un breve periodo e compone il Cantico delle creature.
Buon 4 ottobre a tutti
Auguri, Francesco!
RispondiEliminaPer prima cosa, auguri a te, Francesco!
RispondiEliminaSu Francesco Santo, trovo belle e vere le tue parole:
"...Ma è anche una figura di riferimento per chi non è cattolico perché ha rappresentato la scelta di stare con i poveri."
Da non cattolica, credo che si debba grande rispetto a questo Santo.
Ti ringrazio anche per il tuo mettere a disposizione le tue opere teatrali, che fin da quando ho conosciuto questo blog, ho ammirato con passione.
Ciao!
Lara
buon onomastico a te
RispondiEliminaTanti auguri caro Francesco.
RispondiEliminaTomaso
auguri di buon onomastico Francesco
RispondiEliminaBuon onomastico!
RispondiEliminaAuguri!! Un abbraccio!!!
RispondiEliminaCaro Francesco, il tuo commento mi ha destabilizzato, in senso positivo. Molto profondo, molto sincero (aggettivo banale, ma spero capirai la profondità del senso). Una domanda: ma a te il virtuale sta stretto? A u g u r i
RispondiEliminaCome figura simbolica, veramente grande! E qualche francescano, come Marco da Nizza, nei secoli a venire, degno di Francesco.
RispondiEliminaLa figura di San Francesco e il suo delicatissimo Cantico delle Creature mi sono sempre piaciute moltissimo. E, considerato che della sua vita hai fatto un dramma teatrale, vuol dire che la sua storia ti ha appassionato.
RispondiEliminaDel resto è una figura grandiosa.