Il 5 ottobre 2012 (giornata mondiale dell’insegnate) è stato un momento di riflessione sul governo della scuola nel convegno organizzato dalla Gilda degli insegnanti nel centro congressi di via Cavour di Roma.
Si può riassumere così il messaggio lanciato dalla Gilda degli Insegnanti nel corso del convegno:
“Il modello dell´autonomia scolastica, così come è stato impostato in Italia, spinge il dirigente a comportarsi da padrone e a sfruttare gli insegnanti, definiti ‘risorse umane´, e a cercare di trarre il massimo per ottenere risultati di chissà quale tipo, visto che la scuola non ha una produttività che si misura in denaro”.
Il video allegato presenta, spezzoni di interventi e interviste a insegnanti e ad esponenti politici che hanno partecipato al convegno. Mi ha colpito principalmente l’intervento dell’On. Coscia che si può riassumere con il detto “indietro non si torna”; cosa importa se la strada imbroccata non era quella giusta. Il dirigente designato dall’alto per concorso in qualche modo contrasta con la tanto propugnata autonomia scolastica; dopo tanti anni di riforme la scuola si presenta con organi contraddittori e monchi, basta pensare allo stesso organismo CNPI (consiglio nazionale pubblica istruzione) che sopravvive grazie all’ossigeno del mancato rinnovo.
“Non è mai troppo tardi”, in materia di scuola, basta studiare e rimediare a qualche sbaglio.
06/10/12 francesco zaffuto
Mi piace la fine del tuo post! Aggiungo io! tutti possono sbagliare ma bisogna riconoscerlo e poi dimostrare che si vuol imparare!!!
RispondiEliminaTomaso