lunedì 27 febbraio 2012

ECCOLO IL METRO


Euro 23.406, 00 LORDI L’ANNO – è questo il metro – è lo stipendio medio dei lavoratori italiani.
Al netto si può arrivare a qualcosa come € 1.500 al mese. Se si considera che si tratta di valore medio si comprende che ci sono diversi che superano questa cifra e tanti che non arrivano a questa cifra.
Ma tenendo come riferimento l’unità di misura metro € 23.406 possiamo dire che questo è il valore di un uomo in Italia in termini economici. Quando sentiamo che esistono dipendenti dello Stato che possono avere stipendi annui come € 621.253, 00 (Manganelli, capo polizia) oppure € 562.231,00 (Canzio, Ragioniere dello Stato) diventa facile dire che il primo vale più di 26 uomini e il secondo quanto 24 uomini. Se poi andiamo anche a vedere (sempre che finalmente ci diano i dati definiti ) gli stipendi dei nostri onorevoli deputati e senatori potremo scoprire che valgono ognuno circa 10 uomini.
Allora, un punto fermo, una unità di misura non può essere altro che quella di un uomo. Potremo fare la domanda: quanti uomini vale il tuo merito? La risposta non può essere la tua capacità di divorare o di quanta capacità hanno di divorare altri giganti in Italia o in Europa. Il limite diventa: di quante volte è lecito superare il limite medio di un uomo in Italia.
Penso che il vostro gigantismo non debba superare tre uomini; ma diteci pure di quanto siete superiori ad un uomo; vediamo, se si può patteggiare.
27/02/12 francesco zaffuto
NOTA del 28/02/12

Il presidente Monti ha precisato con una sua nota che i dati Eurostat riportati per l’Italia si riferivano al 2006 e quindi non paragonabili con i dati europei del 2009. Quindi secondo i dati ISTAT siamo meglio di Grecia e Spagna, ma restiamo sempre bel lontani dalla Germania. Secondo Monti il metro diventa € 29.653 (Stipendio medio annuo lordo di un lavoratore occupato in imprese con oltre 10 dipendenti)
Il contenuto del presente post non fa confronti con l’Europa, fa confronti con gli alti stipendi dei manager di stato e dei politici quindi resta valido nella sostanza (possiamo dire che Manganelli è pagato quanto 20 uomini). E’ il metro che ci necessità per misurarvi per valore e ingordigia. (f.z.)

Immagine – il metro

7 commenti:

  1. Quindi, essendo in maggioranza mezzi uomini, quei furbacchioni dovrebbero guadagnare 750 euro... :)
    Fosse così facile...

    Un abbraccio, caro amico.

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  2. Potremmo usare qualsiasi unità di misura, qualsiasi punto di riferimento ma il problema, come giustamente affermi, è sempre uno solo: quanto valgo di più di un altro? Perchè putroppo è questo il metro di giudizio.
    E allora bisogna scardinare questo binomio valore-uomo per sostiturlo con quello leggermente più nobile uomo-società. Esiste un capitalismo etico? Questa è la domanda che mi pongo e che vorrei trovare risposta, per ora ho trovato solo banche che ci misurano a peso.
    Bella riflessione, davvero interessante

    Lorenzo

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    1. a Lorenzo
      non credo che possa esistere un capitalismo etico, essendo solo un meccanismo di pura accumulazione. Può esistere però un imprenditore etico che pur lavorando all'interno di processi di produzione e accumulazione lo fa anche perché gli piace di costruire qualcosa e vede nel lavoro un contributo importante. Qualche imprenditore è stato tra padri fondatori del socialismo e si può sempre trovare qualche imprenditore vicino ai lavoratori. Oggi sono merce rara perché il capitalista è un investitore finanziario spesso lontano dall'azienda e il manager è preso dall'ottenere risultati dimostrativi astratti e guadagni. Il capitalismo finanziario moderno a mio avviso deve essere posto sotto controllo di leggi e limiti, va lasciato spazio a una imprenditoria vera e limitato lo spazio alle speculazioni. Non è una strada facile, ma non si può lasciare la strada a un correttivo automatico dei mercati perché i processi del capitalismo moderno sono capaci di inaridire tutta l'umanità.

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  3. tu parli da uomo e da tecnico ma la verità è che di gente così ne vedo pochissima, al governo mi sarei accontentato di vedere dei tecnici invece vedo solo delle macchine calcolatrici.

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  4. Le tue sono considerazioni più che pertinenti e condivido i tuoi parametri di misura.

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  5. Stipendi colossali tenuti nascosti per anni. E moralisti, specie presunti columnist, che hanno massacrato a lungo gli addetti della massa impiegatizia pubblica, anche con il facile consenso di altri settori non abbienti di popolazione. Sinora é il trionfo della demagogia.

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  6. Circa 30.000 euro lordi di media, secondo ISTAT: ma mi facci il piacere mi facci!
    Anche ammesso, e non lo ammetto sia ben chiaro, mi fa pensare all'immediato dopoguerra: un chilo di pane costava 1 milione di Amlire, e chi prendeva 10 milioni di Amlire non era milionario; ci campava dieci giorni a un chilo di pane al giorno.
    Con 30.000 lordi all'anno, dedotte le tasse alla fonte, dedotte le accise e gli accidenti lungo il percorso, il fatto che Grecia e Spagna ne prendano, lordi, di meno non mi commuove più di tanto, se poi nel netto ci superano.
    Potrei perfino accettare un stipendio, o salario, più basso se non fossi costretto a pagare i carburanti 2 euro al litro, le cure mediche a pagamento per sopravvivere, una protezione civile che mi proteggesse veramente e non fosse solo un carrozzone fonte di sprechi e furberie, se l'evasione fiscale fosse combattuta seriamente e sottovoce (non strombazzata saltuariamente ad uso dei media), se venissero azzerate le cifre di parlamentari e manager, che sono un insulto alla miseria dilagante. Gli stipendi e chi li riceve.
    Lunghetto e cacofonico, non sono in forma.
    Ciao.
    Ciao.

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