sabato 17 settembre 2011

Il testimone

Domanda: Cosa preferisce fare il testimone o fare l’imputato?
Risposta: Sicuramente l’imputato.
Precisazione: Ma lei si rende conto che è parte offesa?
Risposta: L’essere considerato parte offesa è proprio un’offesa nei miei riguardi.

Se un imputato si sottrae ad un interrogatorio, se rifiuta di rispondere, se lascia fare ai suoi avvocati e non si presenta ad una udienza (anche se fa scandalo perché riveste cariche pubbliche), è nel pieno della legittimità della scelta di una strategia di difesa.
Ma se un testimone rifiuta di testimoniare siamo fuori da ogni legittimità.
Come la mettiamo?

Per risolvere la questione si può fare ricorso a Semiramide e qui si riporta un’immagine di una vecchia incisione del XVII secolo, ma per giustificare l’analogia debbo ricorrere ai versi di Dante canto V inf.


«La prima di color di cui novelle
tu vuo' saper», mi disse quelli allotta,
«fu imperadrice di molte favelle.

A vizio di lussuria fu sì rotta,
che libito fé licito in sua legge,
per tòrre il biasmo in che era condotta.

Ell'è Semiramìs, …

5 commenti:

  1. Ho dovuto riflettere un po' per capire l'analogia, che è sottilissima.
    Bravo Francesco!

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  2. Per fortuna B. non e' ancora riuscito a fare tutto quello che Dante attribuisce a Semiramide. E confido ancora che ne venga in un modo o nell'altro, specie se si destasse l'opinione pubblica, travolto in pieno.

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  3. L'analogia con Semiramide è fortissima (doppio senso :) e da quanto l'avv. Taormina rilascia in una intervista a Luca Telese, la difesa di S.B. sul caso Lavitola-Tarantini è un vero casino (doppio senso :)

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  4. Se uno non ha niente da nascondere si presenta nelle aule dei tribunali e invece. Saluti a presto.

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  5. cavaliere dimentichi che questo si mise in politica e si fece eleggere (non da tutti gli italiani che dice) per non essere arrestato

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