Non è un meteorite, si tratta di merda pietrificata che abbiamo lanciato noi nel cielo e ora ci ricade addosso dopo venti anni.
Ci stanno dicendo che la probabilità che ci caschi addosso sia dello 0,9%. Confortevole! Ci danno anche delle indicazioni di comportamento. Questa notte evitate di dormire ai piani alti, scendete dal vostro vicino di casa al primo piano e chiedete di dormire con lui. Evitate di stare all’aperto, mettetevi sotto un architrave per tutta la notte. http://www.diariodelweb.it/Articolo/SciTech/?d=20110922&id=217392
Di questi oggetti, dato del 2006, a partire dalle orbite più basse , fino a quelli geostazionari a 36.000 Km di altitudine, pare che attualmente ruotano intorno alla Terra circa 10.000 Satelliti artificiali; molti dei quali non più in uso e inattivi.
(La nostra atmosfera terrestre è una vera e propria pattumiera: lassù ci sono circa 35 milioni di schegge impazzite che viaggiano a 36.000 km/h. Ci sono serbatoi di razzi, lamiere, viti, bulloni e schegge piccolissime che ruotano a velocità paurose attorno alla Terra. Circa il 90% si trova fra i 400 ed i 1.500 km, cioè verso la periferia dell'atmosfera mentre il rimanente 10% si trova a quota di poco superiore ai 36.000 km. http://digilander.libero.it/cuf.fe/satelliti.htm)
Nel prossimo futuro questo tipo di incidente potrà diventare normale, come quei cinque mila morti annuali sulle strade d’Italia. Dicono che dobbiamo abituarci, è il prezzo che dobbiamo pagare per le nostre telefonate al cellulare, il prezzo della nostra ricerca scientifica, il prezzo della nostra potenza.
Firmato – il troglodita - che in questo momento sta usando la tecnologia del web per parlare male della tecnologia.
P.S. La nostra esistenza moderna è contraddittoria e lo sarà ancora di più nel futuro, ma il pericolo maggiore sarà la nostra abitudine all’incidente: NON ABITUIAMOCI
.
Immagine – l’antica scultura di Atlante che sorregge la terra
C'è qualcosa di osceno in questa spazzatura che gira intorno a noi. Effettivamente ne siamo tutti colpevoli. Come facciamo a non abituarci se continuiamo ad usare ed abusare degli strumenti, che si rivelano spesso strumenti di morte, inventati da noi stessi?
RispondiEliminaLa contraddizione è in noi.
ad Ambra
RispondiEliminail non abituarci può servire ad evitare qualcuno degli incidenti (un po' come diminuire la velocità in strada). Tutto qua!? Non è poco considerati gli effetti degli incidenti. Forse ci può aiutare per indicare ai nostri figli di essere meno presuntuosi nell'uso delle tecnologie. Forse è solo un dovere verso di noi e verso l'universo ...
Vivo all'ultimo piano..
RispondiEliminaE dubito che il vicino mi ospiterà..
Se mi metto il casco per dormire? :-)
Francesco, condivido il tuo pensiero.
RispondiEliminaSiamo tutti colpevoli e arriverà il giorno che l'uomo pagherà la sua arroganza. Saluti a presto.
RispondiEliminaIl motto "aspettare (che piova) la manna dal cielo" vuol dire attendere la risoluzione dei propri problemi senza prendere iniziative.
RispondiEliminaIn considerazione che gli italiani la stanno aspettando "fussi ca fussi la vota bona"che la merda pietrificata vada a colpire i corruttori,i corrotti, i disonesti del governo italiano.
Mia figlia 5anni guardando il cielo dalla macchina
RispondiEliminami ha detto
>
sinceramente l'ho lasciata sognare,
guardando sorridendo tristemente l'altra mia figlia di 11anni che ha risposto
<Le scie chimiche permettendo!!!
Ora dovrò spiegare alle mie figlie che la merda
dal cielo non smetterà mai di scendere
...
nonnina
Già, è proprio così: non chiamatelo meteorite!
RispondiEliminaPare proprio che si faccia l'abitudine a tutto...è desolante.
Questa notizia mi ha fatto subito pensare a quando scoprii (non ci potevo credere!!!) che le nevi dell'Himalaia (K2 piuttosto che Everest e così via...)sono sommerse di spazzatura abbandonata dalle spedizioni alpinistiche!
Mi fanno sempre ridere le catastrofi causate da operazioni umane ritenute fondamentali per il progresso.
RispondiEliminaCmq se arriva mentre dormiamo e ci piomba addosso e muoriamo non ce ne accorgeremo, quindi fate sonni sereni, ahah