Apprendiamo che questa notte in USA è stato ucciso Troy Davis in esecuzione di una condanna a morte. C’erano anche dubbi sulla sua colpevolezza e tra un rinvio e l’altro attendeva l’esecuzione da 20 anni.
Il 30 novembre 1786 il Granduca di Toscana aboliva la pena di morte e la tortura; in quel periodo storico in Italia, Cesare Beccaria, un grande filosofo e grande uomo, con il suo libro “Dei delitti e delle pene” mise a nudo l’assurdità di quella pena e indicò la strada per una giustizia capace di fare evolvere l’uomo.
Nel mondo ancora oggi 68 Stati prevedono la pena di morte nel codice penale; 30 Stati mantengono la pena di morte anche per reati comuni ma di fatto non ne hanno fatto uso da dieci anni; in 10 Stati è in vigore ma solo limitatamente a reati commessi in situazioni eccezionali, ad esempio in tempo di guerra; 89 Stati l'hanno abolita completamente.
Sono tanti i paesi che si sono liberati di questa pena selvaggia, l’ONU con una decisione ratificata dall'Assemblea generale (con 104 voti a favore, 54 contrari e 29 astenuti) ha ratificato una moratoria il 18 dicembre 2007 per la sospensione. Ma oggi 22 settembre 2011 la nazione che pretende di indicare valori di libertà e democrazia continua ad applicare la pena di morte; e la Cina, grande paese che può condizionare l’economia mondiale, continua ad applicarla alla grande.
E’ ancora lunga la strada per liberarci da una giustizia selvaggia è ancora lunga la strada dell’umanità.
22/09/11 francesco zaffuto
Immagine – crisantemi bianchi
Devo dire che il discorso sulla pena di morte è ricorrente. Ne parlano periodicamente stampa, radio e tv ma sembra che continui a lasciare indifferenti i Paesi che la applicano. Ma che poi l'antesignano sia l'America che appunto sventola la bandiera della libertà, mi sembra proprio a dir poco un controsenso.
RispondiEliminaCaro Francesco se l'uomo pensa di avere il diritto di togliere la vita la democrazia è solo parole. La stra come dici tu è lunga e di certo non è la violenza che può educare.
RispondiEliminaBuona giornata
raccapricciante.....
RispondiEliminacome tanti altre 'vittime' della pena di morte
anche nella storia di Troy Davis
si era già decisa la sentenza indipendentemente dalla certezza della colpevolezza...
nonnina
Ma si può definire un Stato di diritto, come appunto l'America, uno Stato che si arroga il diritto di uccidere un suo cittadino, qualunque delitto abbia commesso? Ma se non sbaglio, essendo una federazione di Stati, alcuni la pena di morte l'hanno abolita.
RispondiEliminaad Alberto
RispondiEliminasì, recentemente lo Stato dell'Illinois l'ha abolita, ma purtroppo vige in tanti stati USA. Meno male che in Italia non abbiamo quel tipo di federalismo.
Negli anni ho firmato tante petizioni contro la pena di morte. Purtroppo esistono ancora molti Paesi che usano questo tipo di giustizia sommaria e spesso sono morti molti innocenti. La strada è ancora lunga e speriamo nell’abolizione totale, prima possibile. Salutoni a presto.
RispondiElimina"Uccidere per dire a chi ha ucciso che non si deve uccidere"....racchiude tutto l'assurdo della pena di morte . E dell'ergastolo.
RispondiEliminaSandra
a Sandra
RispondiEliminaè proprio quello che tu dici il PUNTO
Ritengo la pena di morte un crimine mostruoso contro l'umanità!
RispondiEliminadel resto l'America si "incarica" di andare ad ammazzare persone innocenti (con le guerre) anche in altri paesi - in Italia, purtroppo, "giustiziano" anche senza processo!
RispondiEliminaTerrò presente questo interessante post quando discuteremo in classe sulla pena di morte dopo la lettura della famosa pagina di Cesare Beccaria.
RispondiEliminaGiuseppina Azzena